Agriturismi in Trentino - Pinzolo Val Rendena
Pinzolo, Val Rendena, Spiazzo Rendena, Madonna di Campiglio

Situata nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, la più vasta area protetta del Trentino, la Val Rendena vanta anche beni artistici di notevole importanza e bellezza, come le stupende chiesette affrescate dai Baschenis e famose per le loro Danze macabre.
La più bella è quella che si trova sul fianco meridionale della chiesetta di San Vigilio di Pinzolo. E’ stata affrescata da Simone Baschenis nel 1539 subito sotto la falda del tetto: quaranta figure che si snodano per una lunghezza complessiva di ventun metri. La “danza” è una sfilata di personaggi dominati dall'immagine della Morte (uno scheletro) che ghignando ricorda l'inesorabile destino di tutti, con versi rimati in volgare. Ciascun personaggio (imperatore, papa, cardinale, regina, duca, frate, monaca, guerriero, ecc.) procede danzando accompagnato dallo scheletro, accanto al cartiglio con il motto che lo riguarda.
Numerosi i centri abitati della valle, dal minuscolo centro di Verdesina, a Pinzolo (porta d'accesso per la stupenda Val di Genova) fino a Madonna di Campiglio, località invernale di fama internazionale, adagiata in una deliziosa conca alpina. A metà valle si trova Spiazzo, sede storica delle Pieve di Rendena.

In estate la cultura e le tradizioni folcloristiche fanno da contorno a passeggiate ed escursioni fra le maestosità dei ghiacciai Adamello e Presanella e le suggestive torri delle Dolomiti di Brenta. Nei mesi estivi i verdi pascoli d'alta quota sono popolati dalle mandrie di Rendena, antica razza bovina autoctona. In inverno, una fitta e moderna rete di impianti di risalita permette la pratica, oltre che dello sci alpino, di tutti gli sport invernali.

Vacche di razza Rendena al pascolo (foto Andrea Collini)

I prodotti tipici dell'agricoltura della Val Rendena sono legati soprattutto alla zootecnia e ai frutti del bosco (funghi, frutti e erbe selvatiche). La vera regina è la Spressa delle Giudicarie, uno dei più antichi formaggi della montagna alpina, che dal 2004 può fregiarsi della Denominazione di Origine Protetta. Non molte, ma di eccellente livello, le strutture presenti in zona.