La parte orientale della regione valdostana comprende la zona più ampia e aperta del fondovalle del fiume Dora Baltea dove, oltre al capoluogo Aosta, si trovano i paesi più importanti e popolosi della valle. Tra questi, il primo che si incontra provenendo dal Piemonte è Pont-Saint-Martin, seguito da una serie di località interessanti dal punto di vista storico (come i castelli della famiglia Challant di Fénis e Verrès e il forte ottocentesco di Bard) e turistico, come nel caso di Saint-Vincent e del suo casinò. La visita delle valli laterali richiede una deviazione che permetta di salire di quota: è il caso della valle di Champorcher – una delle meno conosciute della regione -, delle valli di Gressoney, del Lys e d’Ayas (ai piedi del Monte Rosa e famose per la presenza del popolo di radice tedesca dei Walser) e della Valtournenche, che termina a Breuil-Cervinia, stazione sciistica sorta negli anni Trenta del secolo scorso. Nei dintorni di Aosta si trovano gli imbocchi della valle che conduce verso il passo del Gran San Bernardo, da sempre transito naturale per la Svizzera, e della solitaria Valpelline che permette l’accesso anche alla conca di Ollomont.
Al centro della valle, Aosta è la testimonianza più completa della storia valdostana e conserva tracce di tutte le epoche della sua storia, dalla conquista romana di Augusto allo splendore medievale e dall’Ottocento ai giorni nostri.
Piazzaforte dei Salassi, Aosta fu conquistata dai romani nell’epoca di Augusto, che le diede il nome di Augusta Praetoria nel 25 a.C. Florido centro commerciale per alcuni secoli, alla caduta dell’impero fu a più riprese saccheggiata da Burgundi, Ostrogoti, Bizantini e Franchi. Dopo un alto Medioevo in cui il suo ruolo si andò consolidando, ceduta a Umberto Biancamano nel 1032, Aosta divenne un importante nodo commerciale lungo le vie di comunicazione che dalla Francia portavano nella penisola attraverso i passi del Grande e Piccolo San Bernardo. L’immagine attuale del suo centro storico è in buona parte quella che Aosta ricevette con le modifiche urbanistiche ottocentesche volute dai Savoia.
Il cuore della città moderna si trova in piazza Chanoux, dove in estate si svolgono le principali manifestazioni all’aria aperta. La città vecchia, invece, conserva l’impronta della colonia romana, con i suoi punti focali nell’Arco di Augusto, nella Porta Praetoria e nel complesso della collegiata e del priorato di Sant’Orso. Passeggiando per il centro, si incontrano di frequente costruzioni medievali che si addossarono per secoli ai resti delle antiche mura romane.
Due i musei fondamentali in città: il Museo Archeologico Regionale e lo spazio del complesso Saint-Bénin, antica chiesa divenuta area espositiva.
Teatro Romano di Aosta (foto www.courmayeur-mont-blanc.com)
In Val d’Aosta vi sono alcune colonie Walzer, in particolare a Gettaz, a Saint-Jacques in Val d’Ayas, Issime e Gressoney nella valle omonima. La loro origine è posteriore all’anno Mille, quando gruppi di popolazioni di ceppo germanico stanziati nel Vallese iniziarono una lenta serie di migrazioni che, verso sud, li avrebbe portati a occupare le vallate che circondano il Monte Rosa. A causa della loro provenienza, erano detti Walliser, cioè provenienti dal Vallese, nome che si contrasse poi in Walzer. I motivi delle migrazioni non sono mai stati chiari: probabilmente furono la crescita demografica e il clima mite, che rendeva i passi alpini particolarmente transitabili, a invogliare questi montanari a spostarsi.
Gressoney (foto http://alpineexcursions.com)
Agriturismo Les Hiboux
L'atmosfera che la caratterizza è quella di un confortevole e raffinato Relais di Montagna, con camere arredate nel tipico stile montano - Ristorante.
Tel. +39 0125 300454
Sito web: www.leshiboux.it
E-mail: info@leshiboux.it
Agriturismo La Viggni de Crest
Si trova nella collina di Aosta, circondato da vigneti. Dispone di zona benessere con piscina, jacuzzi e sauna. A due minuti dal centro e dalla funivia per le piste di Pila.
Tel. 348 3641170
Sito web: www.agricrest.com
E-mail: agricrest@hotmail.it