Una notevole varietà di paesaggi accompagna il visitatore lungo la valle dell’Agri, conducendolo per mano verso la costa del Tirreno. Questa è una delle più belle culle naturali della regione, benché una parte di territorio, tra Viaggiano e Corleto Perticara, sia legato allo sfruttamento degli idrocarburi. Palazzi gentilizi, chiese e castelli medievali sono scrigni di storia a cielo aperto, assieme ai santuari mariani e luoghi di fede legati all’antica transumanza. Qui si snodava anche la strategica via Herculea, antico tracciato romano che collegava la via Appia alla via Popolia. Lungo questa strada, che tagliava la Basilicata da nord a sud, i Romani costruirono, sulla confluenza del torrente Sciàura con l’Agri, la città di Grumentum, nata nella prima metà del III secolo a.C., importante centro strategico militare. Mentre lungo la via Popilia, che collegava Capua a Reggio Calabria, si sono sviluppati diversi insediamenti fondati da comunità monastiche bizantine, tra cui Lagonegro. Seguendo il corso dell’Agri, si incontra un susseguirsi spettacolare di cime, interrotte da valichi e passi: il monte Volturino, la montagna sacra di Viaggiano, sulla cui vetta splende il santuario della Madonna Nera, mentre il Sirino, spruzzato di bianco in inverno, è una nota stazione sciistica. Da qui i monti iniziano a precipitare a picco sul mare, fino alla bella costa di Maratea.
Partendo da nord, si incontra Brienza, l’antica Burgentia medievale, con il bel castello angioino appollaiato su una collina a 713 m che domina il borgo sottostante. A meno di due chilometri dal centro abitato, merita una visita la secentesca cappella della Madonna degli Angeli, che si segnala per uno splendido ciclo pittorico del Pietrafesa. Sulla piazza centrale del paese prospetta la sede del Comune, ex convento dell’Annunziata, della fine del XVI secolo e l’attigua chiesa.
Brienza: castello e borgo medievale (foto www.aptbasilicata.it)
Proseguendo si arriva a Marsico Nuovo, aggrappata a uno sperone roccioso alle pendici orientali del monte Volturino e luogo privilegiato per gli appassionati di sport invernali. Il paese ha saputo conservare gelosamente la sua ricchezza artistica, fatta di illustri palazzi e chiese, risalenti al periodo medievale. Roccaforte longobarda tra lepiù fiorenti del periodo, fu assegnata dai Normanni ai Malconvenienza e poi ai Guarna. Da vedere, il Palazzo Pignatelli, il Palazzo Navarra, la chiesa di San Michele, la chiesa di S. Gianuario e la cattedrale. A sud dell’abitato, adagiato sul letto del fiume Agri, sorge i santuario di S. Maria di Costantinopoli, con portale originario della fine del ‘500.
Lungo la vallata si trovano anche Paterno, Marsico Vetere e Viggiano, che sorge ai piedi dell’antico castello, sorto nel ‘200, e presenta elementi architettonici e artistici di grande rilievo. Tra i tanti, ricordiamo la chiesa Madre di S. Maria del Monte, la chiesa di S. Benedetto, la chiesa di S. Sebastiano e la chiesa di S. Antonio con l’annesso ex convento di S. Maria del Gesù.
Viggiano - Convento di S. Maria del Gesù (foto www.aptbasilicata.it)
Pochi chilometri a sud di Viggiano, nei pressi del lago artificiale di Pietra del Pertusillo, l’importante area archeologica di Grumentum. Dei resti dell’antica città romana restano tre complessi monumentali. Il primo è costituito da un teatro dell'età augustea, da due tempietti di età imperiale e da una domus patrizia. Il secondo complesso corrisponde all'area del Foro antico; sul lato nord sorge il cosiddetto "Capitolium" e sul lato sud il presunto "Cesareo". Altri edifici pubblici sorgevano sul lato ovest e il restante perimetro era circondato da portici. Il terzo complesso è costituito dai resti dell'anfiteatro, costruito nel I secolo a.C. e modificato in età imperiale.
Si prosegue poi in direzione Moliterno, da cui, percorrendo una strada tortuosa e panoramica, che scendendo verso sud-ovest, raggiunge velocemente Lagonegro, l’Antica Nerulum. Posto alle falde nord-occidentali del monte Sirino, Lagonegro è arroccato su una rupe a 660 m e, sulla sponda sinistra del torrente Serra, sorge l’antico e pittoresco borgo medievale, detto il Castello. Cuore della cittadina è Piazza Grande, con la sua fontana ottocentesca, su cui si affacciano edifici del ‘700-‘800, come la chiesa della Trinità. Nei pressi si trovano il settecentesco palazzo Corrado e l'ottocentesca Chiesa della Madonna delle Grazie. Da visitare anche la chiesa di S. Anna (1665) e la chiesa del Crocifisso, della fine del XVII secolo. Verso la zona più alta ed antica di Lagonegro sorge la Chiesa del Rosario con portale lapideo del XVII secolo.
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