Resta poco da vedere dell’antica città distrutta da varie catastrofi naturali (l’ultima fu il terremoto del 1908), ma Reggio Calabria vanta origini risalenti all’VIII secolo a.C., con la fondazione dell’antica Reghion da parte dei Calcidesi d’Eubea. Del lungo periodo greco, che la vide in lotta con Locri, Crotone e Siracusa, rimane solo un breve tratto di mura nel lungomare, mentre dell’epoca romana non rimangono che poche tracce di strutture termali. La testimonianza del suo passato è raccontata dagli importantissimi reperti custoditi nel Museo Archeologico Nazionale, tra cui i famosissimi "Bronzi di Riace". Sul Lungomare Falcomatà, abbellito da magnolie e palme, si trovano una serie di palazzi classicheggianti e in stile liberty affacciati sul panorama che guarda lo stretto di Messina e l’Etna. A poca distanza si trova la sede della Stazione sperimentale delle essenze e degli oli agrumari, uno dei pochi centri di ricerca al mondo sulle essenze ricavate dagli agrumi del Mediterraneo. Da vedere, anche il Duomo, la chiesa degli Ottimati, la chiesa di S. Paolo alla Rotonda e l’adiacente Museo di S. Paolo.
Bronzi di Riace - Museo Archeologico Nazionale
Proseguendo lungo la costa reggina, nel punto più meridionale, si giunge a Melito di Porto Salvo, cittadina circondata da vasti agrumeti coltivati a bergamotto, posta su una collina che man mano digrada verso la costa.
Spostandosi verso l’interno, ci si rivolge verso il massiccio dell’Aspromonte, dove, a soli 30 km da Reggio Calabria, si trova Gambarie (1300 metri di altitudine), piacevole località montana alle porte del Parco. Prima stazione turistica del Meridione con piste da sci, si dotò a partire dagli anni ’50 del ‘900 di impianti e strutture alberghiere efficienti, che ancora oggi arricchiscono l’ambiente naturale e i paesaggi suggestivi che la circondano.
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, istituito concretamente nel 1994, si estende per 76.178 ettari ed abbraccia 37 Comuni della Provincia di Reggio Calabria. Una vastissima e rigogliosa superficie boschiva ed una grande e rara varietà di specie animali e vegetali (tra cui la rarissima aquila del Bonelli e il lupo) costituiscono il patrimonio naturalistico del Parco. Non sono solo i monumenti naturali (pietre, fiumare e cascate) ed i boschi ma anche le numerose testimonianze storiche, artistiche e culturali a caratterizzare questo estremo lembo della penisola italiana.
All'interno del Parco dell'Aspromonte vivono tuttora alcune comunità di lontana origine greca (riuniti in nove località attorno al comune di Bova), dovute
ad immigrazioni bizantine del VI-VII secolo, a loro volta sovrappostesi ai coloni della Magna Grecia (VIII secolo a.C.). La loro lingua è ritenuta dagli esperti uno dei quattro dialetti del greco moderno, ma che è anche ricca di arcaismi e classicismi.
Bova (foto Daniele)
Agriturismo Di Petru i Ntoni
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