Alghero fu fondata nei primi anni del 1100 dalla famiglia genovese dei Doria. Nel 1353, dopo una brevissima parentesi di dominio pisano, la città venne conquistata dalle truppe aragonesi e, da allora, Alghero è sempre stata la più spagnola tra le città sarde. Il centro storico è compreso all’interno dell’antico borgo fortificato e il turismo, insieme all’artigianato – soprattutto del corallo – è il motore principale dell’economia cittadina. Nonostante le gravi distruzioni provocate dai bombardamenti alleati della Seconda guerra mondiale, il cuore della città è ancora in gran parte integro e può essere visitato tranquillamente a piedi. Il dialetto algherese è strettamente legato al catalano e, dal 1970, le targhe che indicano il nome di piazze e strade sono bilingui: italiane e catalane.
Molti i monumenti della città, tra cui la Torre di Porta a Terra, la Torre dell’Esperò Real, il Forte de la Magdalena, il Palazzo d’Albis, la cattedrale di Santa Maria e il Museo Diocesano d’Arte Sacra, la chiesa di San Francesco e quella di San Michele.
A pochi chilometri, il centro di Fertilia, porticciolo turistico. Di fianco corre il canale di sbocco dello stagno di Calich dove si allevano anguille, orate e muggini. In zona si possono ancora vedere le 13 arcate del ponte romano dell’antico centro di Carbia, collegato con Portus Nynpharum, l’odierna baia di Porto Conte. Di lì in pochi minuti si raggiunge il Nuraghe Palmavera.
Sulla punta sud di un grande triangolo calcareo che si incunea nel mare, a pochi chilometri da Alghero, si trova Capo Caccia, sormontato da un faro. Sul versante occidentale del promontorio, caratterizzato da altissime falesie al largo delle quali si trova la sagoma rocciosa dell’isola Foradada, una ripida scala scende verso l’ingresso della Grotta di Nettuno. I 656 gradini (che scendono per 110 metri di dislivello) della Escala del Cabirol conducono alla grotta, una delle più pittoresche della Sardegna, raggiungibile anche in barca da Alghero o da Cala Dragunara.
Pochi chilometri a nord del Capo Caccia, gli antichi impianti della miniera di Argentiera, non lontana dal moderno borgo di Palmadula. Affacciati sul mare, da dove provenivano navi e barche necessarie al trasferimento e al commercio dei minerali d’argento, gli stabilimenti minerari ottocenteschi sono imponenti, con le loro costruzioni in legno e in muratura. Negli anni una serie di restauri e rifacimenti ha cambiato il colpo d’occhio sul complesso minerario, che resta tuttavia uno dei più affascinanti esempi di archeologia industriale che è possibile visitare in tutta la Sardegna. Durante l’estate la spiaggia della baia è frequentata dai turisti che qui più che altrove trovano tranquillità e acque limpide e cristalline.
Salendo in direzione del Capo Falcone, si raggiunge Stintino. Oggi a vocazione turistica, fu importante per le sue tonnare. Ogni estate il porto ospita una esposizione sulle tradizioni legate alla pesca del tonno, mentre il Museo della Tonnara espone una raccolta di documenti, oggetti, foto e modellini che riproduce il ciclo della vita del tonno e illustra la vita della tonnara. I due porti – Portu Mannu e Portu Minori – sono attrezzati rispettivamente per ospitare pescherecci e imbarcazioni da diporto. A nord la strada prosegue lungo la costa fino a raggiungere Capo Falcone, con la torre nel punto più alto e le due fortificazioni spagnole della Pelosa e dell’Isola Piana. Poco al largo si trova l’Asinara, che fino a poco tempo fa ospitava un carcere di massima sicurezza e che oggi è tutelata da un Parco Nazionale. Lunga poco meno di 18 km e larga al massimo 6, l’isola culmina nella Punta della Scomunica a 408 m di quota e rappresenta un ambiente naturale unico nel Mediterraneo occidentale perla presenza di specie animali rare o in via di estinzione. Sull’isola sopravvive ancora un branco di asinelli bianchi, la presenza dei quali ha certamente dato in passato il nome all’isola.
Situato ad oriente di Capo Falcone, al centro del Golfo dell’Asinara, Porto Torres è il principale porto della Sardegna settentrionale. Fiorente colonia romana, dopo un declino che cominciò nel Medioevo, crebbe nell’Ottocento – divenendo il porto di Sassari – e con l’industrializzazione del Novecento. Diversi i monumenti da visitare in città, tra cui la basilica di San Gavino, una delle chiese romaniche più importanti della Sardegna. A una decina di chilometri da Porto Torres, il santuario prenuragico di Monte d’Accoddi, unico esempio di altare megalitico conosciuto in tutto il bacino del Mediterraneo occidentale, la cui costruzione risale all’Età del rame (2450-1850 a.C.).
Agriturismo Panacea
Nell'azienda si producono ortaggi, frutta, vino e olio, inoltre si possono acquistare uova, pollame e conigli di produzione propria. Dispone di camere e miniappartamenti.
Tel. 079/935039
Sito web: www.agripanacea.it
E-mail: agripanacea@tiscali.it
Agriturismo La Genziana
Nel verde della campagna di Alghero, nella località Sa Segada, a soli 10 minuti dal mare, un’oasi di quiete e tranquillità, dove passare le proprie vacanze in armonia con la natura.
Tel. +39 079 93 51 29
Sito web: www.agriturismolagenziana.it
E-mail: info@agriturismolagenziana.it
Agriturismo Finagliosu
L’Agriturismo Finagliosu Sardegna è il posto ideale per trascorrere una vacanza fuori dal mondo, nella grande tranquillità della campagna della Sardegna Nord Ovest.
Tel. +39 079 530474
Sito web: https://agriturismofinagliosu.it/
E-mail: info@agriturismofinagliosu.it