Agriturismi nel Friuli Venezia Giulia - Gorizia, il Collio e l’Isonzo
Gorizia, Collio, Cormòns, Gradisca d’Isonzo

Gorizia, per sua natura, è sempre stata terra di contaminazioni, di popoli e lingue che l’hanno attraversata e abitata. E la città oggi emana questa atmosfera. Teatri caffè, librerie storiche rendono la città vivacissima dal punto di vista culturale e sociale, e continuano ad alimentare incroci di lingue e di arti. A parte il Castello, sede del Museo del Medioevo Goriziano, le sue bellezze bisogna scoprirle passeggiando nel centro storico, nei giardini, sulle rive dell'azzurro Isonzo che offre scorci da cartolina.    I più importanti luoghi d’interesse della città di Gorizia sono: la Chiesa di Santo Spirito, il Museo della Grande Guerra, la  Sinagoga, le chiese di Sant'Ignazio e dell’Immacolata, il Duomo, il Palazzo Attems Santa Croce (sede del Municipio), il Palazzo Attems Petzenstein, il Palazzo Coronini Cronberg, il Palazzo Lantieri, il Sacrario Militare di Oslavia.

Castello di Gorizia (foto www.zerodelta.net)

I dintorni di Gorzia sono ricchissimi di storia: qui si è combattuta la Grande guerra e i segni e i simboli sono ancora evidenti. Percorsi tematici, escursioni lungo trincee e sentieri percorsi dai soldati, sacrari, fortezze: molti sono i luoghi che ricordano i tragici avvenimenti della Prima guerra mondiale. Il più importante fra tutti è senza dubbio il Sacrario di Redipuglia che appena compare dalla strada toglie il fiato per la sua imponenza e il suo significato.
In bilico tra la provincia di Gorizia e la Slovenia, il Collio abbraccia una manciata di colline coperte di vigneti e boschi, castelli medievali, case coloniche e borghi antichi alla deriva del verde dei filari. Paragonato per la suggestione del paesaggio alle alture che fiancheggiano il Reno, alle colline della Borgogna o ai morbidi profili di Toscana e Marche, il Collio è l’ampio anfiteatro che si estende tra i fiumi Isonzo e Judrio, e che sconfina in buona parte in territorio sloveno. Vino e Collio sono un binomio inscindibile il cui successo è legato alla “ponca”, un terreno di natura sedimentaria ricco di sali preziosi. Il clima mite è garantito dalla vicinanza del mare Adriatico e dalle Prealpi Giulie che ostacolano l'arrivo dei venti gelidi del nord. L'eccellente qualità del vino del Collio dipende anche dalla caparbietà dei friulani che hanno preferito una produzione minore, ma di grande valore.
La storia del vino del Collio ha radici antichissime: già nel III secolo d.C. I Romani introdussero uve di pregio. Oggi su queste colline si producono bianchi di altissimo livello, tra i migliori d'Italia: Riesling, Sauvignon, Ribolla gialla e Chardonnay.
Cuore del Collio è Cormòns, una deliziosa cittadina di evidente stampo asburgico che conviene visitare in occasione della rievocazione storica in onore dell'imperatore Massimiliano I o della Festa dell'uva. Nelle trattorie dei tanti paesi immersi nei vigneti è possibile assaggiare la cucina friulana, goriziana e anche slovena. Molti anche gli agriturismi e i bed & breakfast.
Da Gorizia, lungo il corso dell’Isonzo, si apre una pianura stretta fra il Collio e il Carso, segnata da piccoli centri cittadini, zone di maggiore impatto industriale e tracce evidenti del passaggio della Prima guerra mondiale. Da Gradisca d’Isonzo (elegante cittadina in cui si respira l’aria della Mitteleuropea), il Sacrario di Redipuglia e Monfalcone, con la sua Rocca di origini medievali e il porto, con i suoi cantieri in continua espansione.
Poco a nord di Gorizia, l’Isonzo entra in territorio sloveno e diventa Soča. Vicino al confine, ma anche nei maggiori centri turistici, quasi tutti gli sloveni parlano bene l’italiano e quindi non ci sono problemi di comunicazione.

Vigneto nel Collio (foto www.motoblues.it)