Agriturismi in Puglia - Lecce e il Salento
Lecce, Porto Badisco, Cerrate, Galatina, Gallipoli

Il Salento è un territorio estremo, circondato dall'acqua ma aspro e roccioso nella parte meridionale, moderno nelle strutture turistiche ma antico nelle grotte, nei manufatti preistorici e nelle tradizioni dei suoi abitanti, antichi discendenti dei messapi, popolazione di origine illirica. Basterebbero le scene di caccia disegnate nella celebre Grotta dei Cervi presso Porto Badisco, i ritrovamenti della Grotta Romanelli o i monumenti megalitici dell'età del Bronzo, come i dolmen e i menhir dispersi su tutto il territorio, a farci intuire che il fascino del Salento parte da molto lontano, e che il volto più noto ai turisti – quello delle coste punteggiate dalle torri difensive e dai borghi bianchi lambiti dalle acue trasparenti dell'Adriatico e dello Ionio, come la splendida Gallipoli – è soltanto uno dei motivi che invitano al viaggio.

Insenatura di Porto Selvaggio (foto www.portoselvaggio.net)

La penisola salentina si presenta molto suggestiva, ricca di scogliere e di grotte marine, tra cui, celebre per le sue stalattiti, la Zinzulusa. Numerose le aree protette, come Le Cesine, i Laghi Alimini, il Parco di Portoselvaggio, l'isola dei Conigli. Per chi ama l'arte, accanto alle magie barocche di Lecce, Nardò e Galatone, rappresentano episodi di sicuro fascino la chiesa romanica di Santa Maria di Cerrate, gli affreschi di S. Caterina d'Alessandria a Galatina, i mosaici bizantini a Casaranello, la cattedrale d'Otranto, il borgo antico di Gallipoli e i molti castelli disseminati sul territorio. Masserie settecentesche trasformate in agriturismi o ristoranti, offrono la possibilità di assaporare i piatti tipici del Salento.

Lecce - Piazza Duomo (foto www.olimia.it)

Castello di Otranto
La fortezza otrantina fu edificata dagli Aragonesi di Napoli, i quali si avvalsero dei progetti dell'architetto Ciro Ciri e della consulenza di Francesco di Giorgio Martini, il genio dell'architettura militare rinascimentale. Il castello, sorto probabilmente su una costruzione preesistente risalente al periodo federiciano, fu costruito tra il 1485 e il 1498. A pianta pentagonale e irregolare, è dotato di un fossato che si estende per tutto il perimetro e, nell'antichità, era munito di un ponte levatoio che ne costituiva l'unico ingresso. Sono visibili tre torrioni di forma cilindrica e un bastione a lancia, soprannominato "Punta di Diamante", costruito nel 1578. Qui, si possono distinguere i blasoni di Don Pedro da Toledo e di Antonio De Mendoza. Nel 1647, furono apportate ulteriori migliorie grazie a delle opere di consolidamento. In quello stesso anno furono restaurate la "Torre Mastra" e l'intera cinta muraria.Sul portale d'accesso campeggia l'emblema di Carlo V d'Asburgo. All'interno della cittadella aragonese, vi è una piazzetta con una scalinata che porta ai livelli superiori.
Agli inizi del 1800, la quasi totalità dell'apparato difensivo di Otranto fu manomessa dalle milizie napoleoniche. Nel 1897, parte del fossato fu riempito di terra per permettere l'accesso al borgo antico. Alla fine del secolo successivo, si ovviò, tuttavia, a tale scempiaggine. Nella struttura si svolgono delle mostre e degli eventi di vario genere.

Castello di Otranto