La zona compresa tra la valle del Tevere e i monti Sabini presenta panorami di rara bellezza. In questo lembo di terra disegnato dal gioco elegante delle anse del Tevere e dalle verdi colline appenniniche, s'innestano armoniosamente piccoli centri, antichi borghi, torri e castelli che, nell'insieme, sembrano formare un grande affresco medievale.
Nella parte meridionale, nella cosiddetta Sabina Romana, si trova la cittadina di Palombara Sabina. D'impianto medievale, si sviluppa a spirale su un colle conico; è capoluogo di un ricco comune agricolo con notevole produzione di frutta e di olio. E' l'antica Palumbaria, ricordata dal sec. XI, quando fu feudo del duca Alberico il Longobardo; proprietà dei Savelli dal 1278, passò poi ai Borghese (1637) e infine ai Torlonia (1803). Nel centro storico si trovano alcuni interessanti monumenti, quali il castello Savelli Torlonia, la Chiesa di Santa Maria Annunziata, la chiesa romanica di San Giovanni in Argentella, la chiesa di San Biagio.
Cantalupo in Sabina, posto su un contrafforte tra due valli, e formato da tre parti: medievale, rinascimentale e sette-ottocentesca. Da vedere il Palazzo Camuccini, castello medievale trasformato, dall'elegante ed aerea facciata aperta da un porticato sormontato da loggia; la parte posteriore, retta da scarpate, conserva l'antica struttura con torri quadrate angolari, mentre l'interno è decorato da affreschi di scuola degli Zuccari.
Magliano Sabina sorge in bella posizione su un colle dominante la valle del Tevere. la leggenda vuole che prendesse il nome da Manlio Torquato, ma il primo ricordo documentato è solo dell'867. Fu feudo di Farfa e divenne poi libero Comune. Postoso dal 1311 sotto la protezione di Roma, nel 1495 fu elevato a città. Diversi i monumenti da vedere, tra cui la chiesa della Madonna delle Grazie, fondata nel '200 e ricostruita nel '400, il Palazzo Comunale, il Seminario Vescovile, il Museo Civico Archeologico ospitato nel Palazzo Gori, e la Cattedrale, consacrata nel 1498 e rinnovata nel 1735.
Cantalupo in Sabina (foto Fotomania www.comune.cantalupoinsabina.ri.it)
Fara in Sabina è un abitato di prevalente aspetto medievale raccolto sulla cima di un colle dei Monti Sabini, in splendida posizione panoramica. Di origine longobarda, fu uno dei centri eretti a guardia del vicino Ducato Romano. Intorno alla metà del sec. X apparteneva già all'abbazia di Farfa alla quale fu tolta da Enrico IV, che però più tardi, nel 1084, riconfermò all'abbazia il possesso del paese. Contesa da varie parti ai monaci, nei secoli seguenti passò, decaduta nel '400 l'abbazia, agli Orsini, ai quali venne strappata, per breve tempo, nel 1461, da Federico da Montefeltro. Da vedere, la Collegiata di S. Antonino, con facciata e portale del Quattrocento, e il Palazzo Brancaleoni-Castellani, oggi sede del Museo Civico Archeologico con reperti dalla preistoria alla romanizzazione della Sabina. A pochi chilometri, ecco Farfa, piccolo e caratteristico villaggio sorto presso la famosa abbazia. Si compone di schiere di case di uguale altezza al cui piano terreno si aprono bottegucce dal tipico architrave in legno; queste ultime venivano affittate dai monaci in occasione delle grandi fiere di aprile e settembre che richiamavano gente da tutta l'Italia centrale. Nella lunga fila di case che si estendono a destra della strada si trova l'accesso all'Abbazia di Farfa, uno dei più famosi e potenti centri monastici del Medioevo, la cui influenza religiosa, culturale e politica si allargò, per un lungo arco di tempo, a vaste zone dell'Italia centrale. La chiesa e i numerosi edifici che formano il complesso hanno subito, nel corso dei secoli, profonde trasformazioni. Sorge in una località già frequentata in età romana, come il ritrovamento di strutture murarie sotto la stessa chiesa, di una iscrizione menzionante l'imperatore Commodo, e gli stessi materiali romani reimpiegati nella chiesa. L'abbazia fu fondata, sui resti di una più antica basilica devastata dai Longobardi nel VI secolo, nel 680, per opera di Tommaso di Maurienne con l'aiuto del duca di Spoleto Farolaldo II e di papa Giovanni VII. La sua glororiosa e tormentata storia si concluse nel 1841, quando venne soppressa. La piccola comunità monastica scomparve con l'Unità d'Italia e l'abbazia divenne proprietà privata. Nel 1919 fu ricostituita dalla congregazione cassinese trasferendovi i monaci dell'abbazia di San Paolo fuori dalle Mura di Roma.
Abbazia di Farfa
Rocca Sinalba è un piccolo borgo posto su un colle a dominio della valle del Turano, ricco di valori ambientali. Il centro abitato è serrato, con le sue antiche case cinte davanti agli avanzi delle mura medievali, intorno allo sprone roccioso sopra il quale si innalza la mole del Castello, che il cardinale Alessandro Cesarini fece erigere nel sec. XVI. L'edificio ha una pianta che somiglia a un'aquila con le ali distese; si presenta con una fronte difesa da due torrioni che formano un'opera a tenaglia fiancheggiando un maschio a sperone aggettante; essi proteggono altresì il palazzo residenziale fondato su fiancate a scarpata e chiuso, verso la valle del Turano, da un terzo torrione. L'interno del palazzo residenziale è costituito da tre appartamenti principali e da due cortili; nella sala maggiore le pareti sono ornate di affreschi del sec. XVI riproducenti vedute di Rocca Sinibalda e di alcuni castelli del suo territorio.
Tenuta del Varco
Adagiata a circa 800 m, nel cuore del Parco Naturale Monte Cervia e Monte Navegna, la Tenuta permette di percepire il vero senso della natura, lontano dalla frenesia della città.
Tel. 0765 790015
Sito web: www.tenutadelvarco.it
E-mail: info@tenutadelvarco.it
Agriturismo Mater Natura
Piccola azienda agricola sita in una terra di colline gentili e soleggiate, facili da raggiungere grazie alla vicinanza con le principali vie di comunicazione. Magliano Sabina (Rieti)
Tel. +39 333 8958969
Sito web: www.agriturismoaroma.com
E-mail: marco@agriturismoaroma.com