Situata ai piedi delle dorsali dei Monti Sibillini, al margine del piano detto di Santa Scolastica e al confine tra l’antico ducato di Spoleto e quello di Benevento, Norcia fu città commerciale e di transito per secoli. Ha la pianta a forma di cuore ed è chiusa da mura. Costruite dai Romani (che avevano conquistato la città nel 290 a.C.) furono sostituite dalla cinta muraria del XIII secolo, che è stata danneggiata, come del resto l’intera città, da una serie di disastrosi terremoti. Lungo il perimetro delle mura, tuttavia, sono ancora visibili le antiche porte (otto in tutto), ed è proprio da una di queste, la Porta Romana, che si imbocca corso Sartorio, percorrendo il quale si raggiunge piazza San Benedetto che, dall’epoca medievale in poi, è stata il cuore della vita cittadina. Sulla piazza, che ha al centro la statua del santo, si affaccia il Palazzo Comunale, di origini trecentesche, ma in parte ricostruito dopo il terremoto del 1859. A fianco del palazzo sorge la basilica consacrata a San Benedetto che, fondata nel Medioevo, fu ristrutturata profondamente nel 1389 e in varie occasioni seguenti. Sempre sulla piazza, oltre alla settecentesca cattedrale di Santa Maria Argentea, si trova l’imponente Castellina, la rocca voluta da papa Giulio III nel 1554. Di forma quadrata, ospita nella sua corte ornata da una loggia il Museo Civico Diocesano, raccolta di opere di pittura e scultura di varie epoche. Da vedere anche la bella chiesa gotica di San Francesco, gli affreschi cinquecenteschi di artisti locali conservati nella chiesa di Sant’Agostino e il Tempietto, un monumento del XIV secolo.
Il centro si percorre a piedi e si rimane inebriati dal profumo del tartufo, dei salumi, dei vini e dei liquori locali.
Veduta panoramica di Norcia (foto www.valnerina.it)
Da Norcia si raggiunge facilmente sia Castelluccio (altopiano fantastico nel cuore dei Monti Sibillini) che Cascia luogo di nascita di Santa Rita.
La storia di Castelluccio è strettamente legata alla storia della pastorizia. Quando nacque l'esigenza di cambiare l'attività della pastorizia da stagionale a stanziale, cominciò il disboscamento delle alture per creare nuovi pascoli. Dominata dall’imponente Monte Vettore, è costituita da case, spesso con piccole finestre, addossate le une alle altre quasi per difendersi vicendevolmente dal freddo. Salendo sulla sommità del colle, percorrendo anguste stradine, si giunge all'abitato più antico del paese. Della vecchia fortificazione cinquecentesca non rimane che un portale, e pochi tratti delle mura; oltre si accede alla piazzetta della chiesa di Santa Maria Assunta anch'essa del 1500. L'economia del paese è ancora legata alla pastorizia, che ancora costituisce una buona parte degli introiti degli abitanti, all'agricoltura, con la produzione di prodotti tipici quali le famose lenticchie di Castelluccio, e al turismo, cresciuto anche grazie all’istituzione del Parco dei Monti Sibillini. Con i suoi 70.000 ettari, il parco si divide tra Umbria e Marche e offre un insieme suggestivo di natura, storia e magia. Numerose sono infatti le abbazie (come quella di Sant’Eutizio) e i centri medievali, e varia è la ricchezza biologica.
Abitata sin dalla tarda antichità per la sua posizione strategica, Cascia ha una storia intensa e articolata: umbra, poi romana e bizantina, quindi parte del ducato di Spoleto, indipendente dal X secolo. Nel Basso Medioevo fu città ghibellina, in aspra lotta con Norcia e Spoleto, che erano invece città fedeli al papa. Conquistata definitivamente da Roma nel 1517, assunse subito grande importanza strategica in quanto situata sul confine con il Regno di Napoli e conobbe secoli di prosperità. Con l’Unità d’Italia, Cascia perse la sua rilevanza politica e conobbe un lungo periodo di decadenza, mitigato solo nel Novecento grazie al turismo religioso dei tanti pellegrini legati al culto di Santa Rita. Ed è proprio questo culto che ha segnato la vita recente della cittadina, oggi non più incentrata sulla ormai distrutta rcca in cima al colle, ma sul moderno santuario dedicato alla santa. L’edificio attuale è stato costruito nel 1947, in sostituzione di una chiesa risalente al 1577. A sinistra del complesso si trova ancora oggi il monastero di Santa Rita, dove la santa visse gran parte della sua vita. Oltre al santuario, sono da visitare in città il Museo Civico (diviso tra Palazzo Santi e la chiesa di Sant’Antonio Abate), e le chiese di San Francesco e di Santa Maria Nei dintorni della città, si trovano Roccaporena, luogo di nascita di Rita, dominato da una rocca tonda detta “scoglio” di Santa Rita, e numerosi castelli e torri che costituiscono un autentico sistema di fortificazione, testimonianza dell’importanza storica della regione
Piana di Castelluccio (foto www.prospoleto.it)
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