L’antica Spello, fondata in epoca umbra, sorge su un colle allungato, all’estrema propaggine meridionale del Monte Subasio. In epoca augustea furono edificate le mura interrotte da sei porte. La città fu conquistata dal ducato di Spoleto, poi in età comunale venne divisa in tre quartieri (terzieri) e devastata da Federico II nel 1238. Nel 1389, ormai sotto il dominio del papa, venne data in feudo alla famiglia Baglioni, che resse la città fino alla metà del XVI secolo, dopodiché Spello seguì le sorti del resto della regione. Oggi è una delle più interessanti cittadine dell’Umbria, con moltissimi monumenti da visitare, tra cui le antiche porte romane, la chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo Comunale, il Palazzo Cruciali, la chiesa di San Claudio, la chiesa di San Lorenzo, la Pinacoteca Civica allestita nelle sale del Palazzo dei Canonici. La dolce campagna circostante è coltivata a cereali, viti e soprattutto olivi, da cui si ricava un prezioso olio extravergine di oliva.
A pochi chilometri da Spello si trova Foligno, vivace e dinamica, una delle poche città umbre di pianura. Situata nella piana del Topino, è inserita all’incrocio di due direttrici commerciali di primaria importanza: la Via Flaminia e la strada che scende da Perugia e Assisi. Le mura trecentesche che la circondavano furono abbattute dopo l’Unità d’Italia e oggi, pur ancora racchiuso nell’originaria forma ellittica, l’antico centro storico si è mescolata e confuso con le architetture moderne. Cuore della città è piazza della Repubblica, dove si fronteggiano i centri del potere civile e religioso, come voleva la tradizione medievale. Qui si trova infatti il Duomo, costruito e modificato tra il 1133 e il 1512 e riportato alle originali forme romaniche nel primo decennio del Novecento. Al suo fianco si trova il Palazzo delle Canoniche, restaurato nello stesso periodo, mentre di fronte si staglia la facciata neoclassica del Palazzo Comunale, originario del XIII secolo, più volte rinnovato e definitivamente trasformato dopo il terremoto del 1832. La piazza è chiusa a nord-ovest da Palazzo Trinci, che ospita la Pinacoteca Comunale e il Museo Archeologico. Altri interessanti monumenti di Foligno sono il Palazzo Deli, il Palazzo Guiducci, l’antica chiesa di Santa Maria Infraportas, la chiesa di San Nicolò.
Foligno (foto Arf www.ulm.it)
Se da Foligno si imbocca la strada statale 77, subito prima del confine regionale si raggiunge l’Altopiano di Colfiorito, che sorge a oltre 700 metri di quota ed è costituito da sette conche facenti parte di un lago che venne prosciugato nel XV secolo. Di questa originale conformazione naturale rimane oggi la Palude di Colfiorito, un ambiente umido di circa 100 ettari con un’interessante vegetazione acquatica e la relativa fauna.
Nei dintorni di Spello e Foligno si trovano diverse borghi medievali meritevoli di una visita, come Bevagna e Montefalco. La prima, posta ai margini occidentali della Valle Umbra, nel passato era al centro di un’area di grande viabilità, abitata verosimilmente sin dal VII secolo a.C. L’antica Mevania conobbe il suo periodo più florido sotto i Romani, perché sfruttò la fortunata collocazione lungo la Via Flaminia. Molti dei cittadini illustri della Roma antica costruirono qui le loro ville di campagna. Dopo un momento di declino in epoca longobarda, dovuta alla perdita di importanza di quel ramo della Via Flaminia, nel XII secolo la cittadina conobbe una nuova ripresa e acquistò il suo assetto definitivo. All’interno della cerchia di mura, che inglobò parte di quelle romane e che ancora oggi caratterizza la città, si formò la piazza principale, circondata da quattro quartieri detti “gaite” (guardie) dal longobardo wahta. L’entrata in città avviene da Porta Foligno; da lì, lungo il corso Matteotti, si arriva al cuore della città, piazza Silvestri, di stampo medievale, su cui si affacciano il gotico Palazzo dei Consoli e tre chiese: San Silvestro, San Michele Arcangelo e Santi Domenico e Giacomo. Interessante è comunque anche il percorso lungo il corso, tratto urbano della Via Flaminia corrispondente all’antico cardo: nella parte settentrionale, dove si trovava il foro, si incontrano ancora diverse testimonianze di epoca romana, tra cui i resti del tempio (inglobato nella chiesa della Madonna della Neve), del teatro e delle terme.
Montefalco si trova invece su una collina che domina le valli dei fiumi Topino e Clitunno e che offre una vista eccezionale sull’Umbria centrale. Formatasi tra l’XI e il XII secolo, la cittadina venne gravemente danneggiata nel 1249, nel corso delle aspre lotte tra il papa e l’imperatore Federico II, in onore al quale la città cambiò il suo nome da Coccolone a Montefalco. Divenuta feudo della Chiesa, nel Cinquecento assunse l’aspetto che si ritrova ancora oggi, con una parte rettangolare di origine romana e il castrum medievale cresciuto attorno alla circolare piazza del Comune e suddiviso in rioni chiamati borghi. Proprio questo nucleo feudale è scandito da una cerchia muraria nella quale si aprono cinque porte, dalle quali si dipartono cinque arterie a stella che convergono nella piazza centrale. L’ingresso in paese avviene attraverso la particolare e trecentesca Porta Sant’Agostino, sovrastata da una torre. Meritano sicuramente una visita la Chiesa di Sant’Agostino, il Palazzo Comunale, l’Oratorio di Santa Maria, il Museo Comunale ospitato nell’ex chiesa di San Francesco, la parrocchiale di San Bartolomeo, la chiesa di Santa Chiara e la chiesa di Santa Illuminata.
Ma Montefalco è anche la terra del famoso vino Sagrantino Docg: qui la coltivazione della vite risale ad epoca romana, descritta già da Plinio il Vecchio. Il vitigno “Sagrantino” sarebbe stato portato da frati francescani dall'Asia Minore. E' proprio a questa uva, coltivata solo in queste colline e tra le mura della città che si deve la fortuna enologica di Montefalco.
Altri prodotti tipici della zona sono l'olio extravergine di oliva, il miele, i salumi, i formaggi e i legumi.
Agriturismo Le Due Torri
Si trova in una grande azienda agricola di 150 ettari alle porte di Spello, dove si coltivano la vite, l'olivo, i cereali ed i foraggi secondo i metodi dell'agricoltura biologica e biodinamica.
Tel. +39 0742 651249
Sito web: www.agriturismoleduetorri.com
E-mail: info@agriturismoleduetorri.com
Agriturismo Valle Tamantina
Gli olivi, con le loro argentee fronde, sono i protagonisti principali della nostra azienda agraria, circondati da pini, querce e campi coltivati. Dispone di appartamenti.
Tel. +39 0742.361228
Sito web: www.valletamantina.it
E-mail: agriturismo@valletamantina.it