Benevento, adagiata nella conca dove confluiscono i fiumi Sabato e Calore, è la capitale dell'antico Sannio. E' nota anche come la città delle streghe secondo una leggenda che risale ai tempi dell’occupazione longobarda, quando le donne dei guerrieri si radunavano presso il fiume Sabato sotto un albero di noce, da cui pendevano serpenti, e lì praticavano i loro riti magici. La leggenda ha ispirato nei secoli arte, letteratura e musica: reperti e opere sono raccolti nel bel museo cittadino del Sannio. Per quanto riguarda i monumenti, Benevento offre testimonianze soprattutto del periodo romano, con l’arco di Traiano e il teatro voluto da Caracolla, e del periodo pontificio, con la rocca dei Rettori, il Duomo (con la facciata del XII secolo) e la Basilica di San Bartolomeo, che conserva le preziose reliquie del Santo in un sarcofago in porfido sotto l'altare maggiore. Da visitare anche il Museo del Sannio, con la celebre sezione archeologica con le ceramiche sannite e le statue egizie e neoegizie del tempio romano di Iside.
Benevento - Teatro e Arco di Traiano
A pochi chilometri, il paese natale di Padre Pio, Pietrelcina. Qui si possono visitare la casa del Santo in Vico Storto e la chiesa della Sacra Famiglia con annesso museo.
Stretto vicolo di Pietrelcina (foto www.donatocalabrese.it)
Nel Sannio Beneventano i centri mantengono nella struttura urbana, nelle tradizioni ancora vive o nei toponimi il ricordo di feudi medievali, quando non di un passato che risale addirittura alla colonizzazione romana o agli insediamenti sanniti. Il paesaggio è sempre il protagonista indiscusso: esso varia dalle dolci pendenze delle colline ai boschi alpestri dei rilievi appenninici che costituiscono le propaggini meridionali del massiccio del Matese.
Nel 1349
Telese Terme, la fiorente città romana di "Telesia", non era che un povero borgo, sul quale si abbatté la forza distruttrice di un rovinoso terremoto. Ma proprio quella tremenda scossa fece sgorgare una sorgente d'acqua ricca di idrogeno solforato e anidride carbonica, intorno alla quale è cresciuto il centro. Le acque sulfureo-carbonico-alcaline, ripetutamente utilizzate come rimedio intestinale in occasione delle epidemie di colera che colpirono Napoli, servono oggi gli impianti, che si dispongono tra ampi viali immersi nel verde. Presso l'abitato sono un piccolo bacino lacustre e, 2 km a est in direzione di San Salvatore Telesino, l'area archeologica di "Telesia", colonia dei legionari romani dedotta all'epoca dei Gracchi o di Silla sul sito di un insediamento Sannita.
Il centro storico medievale di Guardia Sanframondi è dominato dal Castello (X secolo). Da vedere la chiesa di San Sebastiano, che si apre con un portale cinquecentesco, e la settecentesca basilica dell'Assunta. Ogni sette anni, nei giorni successivi a Ferragosto il centro si trasforma, ritornando a immergersi in una sofferta religiosità che affonda le radici nei riti d'espiazione medievale. In onore della Vergine Assunta si susseguono le numerose processioni, nel corso delle quali la rappresentazione in costume di episodi biblici e della passione di Cristo è accompagnata dal sacrificio dei "battenti", che incappucciati si flagellano a sangue detergendosi le ferite con spugne imbevute di aceto.
Agriturismo La Minarola
Un agriturismo dove è possibile degustare ottimi formaggi di latte di pecora Laticauda, piatti semplici della cucina campana e carne bovina e suina della filiera locale. Dispone di tre camere.
Tel. 0824/47825
Sito web: www.laminarola.com
E-mail: info@laminarola.com