Molto diverse fra di loro queste due isole: Ischia, grande e montuosa, è percorsa da un tracciato che collega, spesso con splendidi panorami, tutti i centri; Procida, piccola e piatta, è attraversata da una strada tanto articolata quanto panoramica.
Abitata fin dall'antichità (Greci e poi Romani), oggi Ischia è famosa per le sue antiche terme di Casamicciola, Lacco Ameno, Sant'Angelo. L'origine vulcanica ha condizionato lo sviluppo degli abitati, più volte abbandonati o distrutti, ma ha determinato anche la straordinaria fertilità dell'isola verde, coperta da agrumeti, pinete, castagneti e, soprattutto, vigneti. Ischia, il centro più importante dell'isola, si compone di una parte antica (Ischia Ponte) e una moderna (Ischia Porto). Al nucleo di "Aenaria", sorto in età romana a est, si sostituì verso il V secolo il primo insediamento sullo scoglio del Castello, che si sviluppò fino a divenire una cittadella fortificata.
Ischia - Castello (foto www.newlands.it)
Dal '200 iniziò a formarsi il borgo di Celsa (attuale Ischia Ponte), dedito alla pesca e alla lavorazione della seta, che s'accrebbe nel '600, quando la cittadella del Castello fu abbandonata. L'odierna Ischia Porto si è sviluppata nel Settecento, per subire una grande crescita negli ultimi decenni. Il porto ha origine da un laghetto che Ferdinando II, nel 1854, fece aprire verso il mare con un canale.
Oggi le due parti sono collegate da un lungo corso, diventato luogo preferito per il passeggio e ricco di caffè, ristoranti e negozi. Da vedere, la chiesa di S. Maria delle Grazie, la chiesetta di S. Girolamo, la chiesa di S. Antonio e la Biblioteca Antoniana, il Museo Diocesano, la cattedrale dell'Assunta e il Castello, collegato alla terra mediante un ponte fatto costruire nel 1438 da Alfonso I.
Altro importante luogo di soggiorno dell'isola è Casamicciola Terme, distrutta il 28 luglio 1883 dal più noto dei terremoti ischitani. Nella villa comunale della Bellavista ha sede il Museo civico, dedicato proprio alla rinascita di Casamicciola dopo il sisma, con fotografie d'epoca e documenti vari. Il turismo ha qui una tradizione plurisecolare, grazie alla qualità dei suoi stabilimenti termali, che sono inseriti in un contesto ideale per la salubrità del clima, la varietà dei paesaggi marini e collinari, le bellezze artistiche, le opportunità di svago e di relax.
Lacco Ameno sorge nelle vicinanze del promontorio del monte Vico che domina le due baie dove approdarono, a metà dell'VIII secolo, i fondatori della greca "Pithekoussai" e della fiorente 'industria' della terracotta che rimase attiva fino all'Ottocento. La località si è sviluppata notevolmente dagli anni '50 del '900, grazie anche alle iniziative di Angelo Rizzoli, a cui si deve la trasformazione delle antiche terme nell'omonimo e lussuoso Albergo della Regina Isabella, che divenne presto il fulcro della mondanità, del costume e della cultura. Il parco della settecentesca Villa Arbusto, ristrutturata come residenza di Rizzoli nel 1952, ospita il Museo archeologico Pithecusae che testimonia le prime fasi della colonizzazione greca in Occidente.
Nel versante occidentale dell'isola si trova Forio, nolto caratteristico per le case bianche con piccole corti, articolate attorno a vicoli stretti e tortuosi. Questo tratto di costa è punteggiato da numerose torri erette per la difesa dalle incursioni piratesche; la più imponente è quella cilindrica che sovrasta l'abitato (il Torrione, costruito nel 1480). Tra le spiagge di Forio non si può dimenticare quella di Citara, ai margini della quale sgorgano acque ipertermali a 48-56°C.
Sant'Angelo si trova nella parte meridionale e presenta graziose case colorate e strette stradine che si aggrappano alla costa. Un lingua di terra lo collega all'omonimo isolotto di lava, sormontato dai ruderi di una torre, dando luogo a due baie che contribuiscono alla singolare bellezza del luogo. Percorrendo un sentiero è possibile raggiungere il lido di Moronti, dove la macchia mediterranea lambisce il mare azzurro; da qui si può andare a Cava scura, dove sgorga dalla roccia una poderosa sorgente termale a 100°C che alimenta un singolare stabilimento termale, attrezzato scavando vasche e camerini nella roccia viva.
Procida - Marina della Corricella (foto www.pierangeliexclusive.it)
L'isola di Procida, piatta e uniforme (la zona più elevata è Terra Murata, 91 m), deve l'aspetto pittoresco all'irregolarità delle coste, dove alte e frastagliate scogliere si alternano ad ampie rade sabbiose. La natura vulcanica dei terreni favorisce una vegetazione e agricoltura rigogliosa, con prevalenza di agrumeti e vigneti. Dal punto di vista amministrativo l'isola si compone di un unico comune, Procida, che comprende anche l'isolotto di Vivara. Le principali frazioni sono: Terra Murata (la più antica), Corricella (borgo di pescatori arroccato sulla costa e collegato alla spiaggia da numerose scale), Marina Grande con il porto commerciale, Santissima Annunziata, Sant'Antonio e Chiaiolella (un porto turistico nella parte meridionale dell'isola). Di fronte a Marina di Chiaiolella si trova l'isola di Vivara, riserva naturale statale interdetta ai visitatori, oggi coperta da vegetazione mediterranea.
Agriturismo La Pergola
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