Capri, formata da un unico compatto blocco calcareo, fu sede stabile, nei primi anni dell'impero romano, della corte di Tiberio, che vi trascorse gli ultimi anni di vita promuovendo la costruzione di molte ville-palazzo. Nell'alto medioevo seguì le sorti della potente Rupubblica marinara di Amalfi. I primi scavi archeologici furono promossi da Carlo III di Borbone, mentre le sue fortune turistiche iniziarono ai primi dell'Ottocento con la scoperta della Grotta Azzurra. Da allora, Capri è entrata a far parte del grande circuito turistico internazionale, grazie all'eccezionalità dell'ambiente naturale e alla mitezza del clima. Mondanità e frequentazioni intellettuali caratterizzano il turismo di Capri, con il contorno di un mare color lapislazzulo, le coste dirupate scavate da grotte e orlate di imponenti faraglioni, e un entroterra con ricche coltivazioni di vite e agrumi e una straordinaria flora mediterranea. L'isola è formata da due altipiani: quello occidentale di Anacapri con la vetta del monte Solaro (la più elevata dell'isola) e quello orientale del monte Tiberio, uniti da una sella verdeggiante, ai cui piedi sono Marina Grande e Marina Piccola.
Il centro abitato di Capri è formato da piccole case in tufo e pietra calcarea coperte da terrazze e pergole; lungo i vicoli tortuosi si affacciano eleganti vetrine e locali di ritrovo, con una singolare e bizzarra mescolanza tra le abitazioni mediterranee e la raffinetezza di alberghi, negozi e ristoranti. Il cuore della cittadina è la famosa "piazzetta", un raccolto cortile pieno di gente a passeggio o seduta ai tavoli.
Piazzetta di Capri (foto Vincenzo Sassone - Milano)
I Faraglioni sono tre picchi scampati al franamento della costa, all'erosione del mare e degli agenti atmosferici: il primo (m 109) è detto Stella ed è unito alla costa, il secondo è il più basso (m 81), mentre sul terzo (m 104), chiamato Scopolo, vive una rara specie di lucertola azzurra.
Capri e i Faraglioni (foto www.pampero-viaggi.com)
Villa Malaparte, ideata da Adalberto Libera nel 1938-40 per lo scrittore Curzio Malaparte, è la più celebre architettura del '900 in Campania. Sorge su di una rupe a picco sul mare ed ha la forma di un parallelepipedo. Due i piani, mentre un'ampia scalinata esterna conduce al solarium. Diventata ormai una meta obbligata per le passeggiate lungo la costa sud-est dell'isola, affascina e contrasta con l'asperità del promontorio roccioso, sia per la semplicità e la nitidezza del volume sia per la tonalità dell'intonaco.
Villa Malaparte (foto Vincenzo Sassone - Milano)
Marina Grande, scalo abituale dell'isola, si trova al centro di un'insenatura che guarda il golfo di Napoli. I resti del cosiddetto Palazzo a Mare, probabilmente la residenza preferita da Augusto, sono visibili poco oltre la spiaggia. Ma i resti più monumentali sono i Bagni di Tiberio, una grande villa che comprendeva diversi ambienti immersi in un parco. Sul versante meridionale dell'isola si trova invece Marina Piccola, stesa ai piedi del Monte Solaro. La spiaggia è molto alla apprezzata e ricca di stabilimenti; al piccolo molo dello Scoglio delle Sirene approdano le barche che nella stagione estiva fanno la spola tra Marina Piccola e i Faraglioni.
Anacapri, ovvero Capri di sopra, così come l'avevano soprannominata i greci, è abitata fin dall'epoca romana, come testimoniano numerosi resti archeologici. La città, che oggi costituisce un comune a sé stante, ha avuto il suo periodo di massimo splendore fra il XIX e il XX secolo, quando divenne un ambito luogo di villeggiatura per artisti di tutta Europa. Le sue case bianche si trovano immerse nel verde di uliveti e vigneti, a 275 metri di quota, sul fianco settentrionale del monte Solaro. Una seggiovia o un tragitto in mulattiera di 1 ora collegano l’abitato con la vetta del monte (m 589), da dove lo sguardo spazia su un vastissimo panorama sull'isola e sui golfi di Napoli e di Salerno. Una spettacolare scalinata di origine greca, realizzata in parte scalpellata nella roccia e in parte con riporti in pietra viva, collega Marina Grande con Anacapri. Da vedere, la barocca chiesa di S. Michele (dal bel pavimento maiolicato); Villa San Michele, dimora dell'illustre medico svedese Axel Munthe dal 1896 al 1910 che sorge sui resti di una villa romana; la villa romana di Damecuta, voluta dall'imperatore Tiberio; la meravigliosa Grotta Azzurra. Quest'ultima è sicuramente uno dei simboli dell'isola, uno spettacolo naturale, di luci e rifrazioni che ogni anno attira migliaia di vistatori provenienti da tutto il mondo.
Agriturismo Terrammare
Un luogo dal fascino inatteso: si trova alle falde del monte Solaro, in un bosco secolare, intervallato da vigne e orti biologici. La vista spazia tra il mare e il paesino di Anacapri.
Tel. +39 339 8785140
Sito web: www.terrammare.com
E-mail: info@terrammare.com