Quando "Surrentum" era una colonia greca, la leggenda narra che qui le sirene attirassero con il loro canto i marinai. Un canto che non si è mai spento se è vero che dal Settecento la Penisola Sorrentina costituisce una meta irrinunciabile di ogni tour in Italia e una tappa obbligata dei moderni percorsi del turismo internazionale. I panorami sono il "fil rouge" della visita della parte partenopea del promontorio che chiude a sud il golfo di Napoli. Viste non solo della sponda opposta del seno costiero, con la maestosa presenza del Vesuvio, del capoluogo campano, del promontorio di Miseno e delle isole di Procida e d'Ischia, ma anche della costa stessa della penisola sorrentina, con scorci che giustificano ampiamente la fama mondiale di questo tratto di costa. Non c'è da stupirsi, quindi, se già in età augustea l'aristocrazia romana ci venisse in vacanza, erigendo ricche ville collegate al mare presso cui erano ninfei e pescherie. Tra i secoli XIV e XV la predilezione degli angioini per la penisola e lo sviluppo dell'economia agricola favorirono la formazione di nuovi piccoli centri nella piana (Meta e Piano, oggi quasi fusi con Sant'Agnello e Sorrento) e del borgo di Vico Equense. Testimonianza del benessere socio-economico raggiunto dalla penisola sono sia le ricche fondazioni religiose sia l'edilizia civile: ville, palazzi, masserie vengono dotati di caratteristici portali di piperno (pietra dal colore grigio scuro) e di cortili a uno o più ordini di logge, che da allora sono una delle peculiarità dell'architettura locale.
Alla base della penisola sorge Castellammare di Stabia, nei pressi dell'antica "Stabiae", città romana famosa per le grandiose ville, che conobbe la stessa sorte degli altri centri romani alle falde del Vesuvio, sepolti dall'eruzione del 79 d.C. Rinata intorno a un castello sorto nel IX secolo a difesa di una delle forti termali presenti nel territorio. Il volto industriale della moderna Castellammare iniziò a delinearsi nel '700, quando Carlo III di Borbone, oltre a promuovere scavi archeologici sistematici, vi istituì una fabbrica di cristalli. La successiva espansione del porto e dei cantieri navali e la realizzazione di una linea ferroviaria per Napoli costribuirono allo sviluppo successivo dell'abitato, il cui tessuto è stato però alterato dalla moderna espansione. Gli scavi archeologici dell'antica Stabiae hanno riportato alla luce alcune imponenti ville, tra cui Villa Arianna, così chiamata per la gran pittura a soggetto mitologico rinvenuta nella parete di fondo del triclinio. Del medesimo edificio, di cui una gran parte risulta ancora interrata, si conosce la pianta che è stata redatta in epoca borbonica. La sua estensione è di circa 2.500 metri quadrati e si adattava alla conformazione della collina è raggiungendo la pianura sottostante attraverso una serie di rampe poste su sei diversi livelli.
Vico Equense, elegante località turistica, sorge sul luogo dell'antica "Aequa", celebrata dal poeta Silio Italico per i suoi eccellenti vini. L'impianto urbanistico è ancora quello romano, ma l'attuale cittadina risale al XIV secolo, allorché Carlo II d'Angiò fondò il nuovo borgo morato, testimoniato oggi da poche vestigia tra cui portali e finestre del centro. Di quest'epoca è la Cattedrale della SS. Annunziata, unico esempio di chiesa gotica nella penisola sorrentina, sebbene più volte rimaneggiata.
Sorrento è universalmente conosciuta per la sua straordinaria posizione, su una terrazza a strapiombo sul mare circondata da orti e giardini. Nella città è ancora evidente il primitivo regolare impianto urbanistico romano e si distinguono il decumano massimo, coincidente con le vie S. Cesareo e Fuoro, e il cardo massimo, l'odierna via Tasso. Le sue prime fortune turistiche sono iniziatenel XVIII secolo, quando l'azione riformatrice di Carlo III di Borbone favorì una ripresa della vita economica, e le sue bellezze iniziarono ad essere 'pubblicizzate' da schiere di pittori e incisori. Nel centro storico, circondato verso monte dalle mura cinquecentesche, si trovano il Duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la Chiesa di S.Francesco d'Assisi, con un bel chiostrino trecentesco. Nel "museo Correale" sono esposti numerosi reperti greci e romani e porcellane di Capodimonte; ricca la sezione di pittura del XVII-XIX secolo; dal parco si gode inoltre una bellissima vista sul golfo. Nei pressi di Punta del Capo si trovano resti romani della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.); interessante è anche la villa di Agrippa Postumo, fatta costruire dallo sfortunato nipote di Augusto.
Panorama a Sorrento (foto www.lelloacone.com)
Massa Lubrense e le frazioni di Marciano, Marina della Lobra, Marina di Puolo, Monticchio, Sant'Agata sui due Golfi e Termini, si trovano nella parte terminale della penisola sorrentina. Nella campagna circostante si trovano molti vecchi casli agricoli, scampati alla 'modernizzazione' perchè tagliati fuori dai percorsi turistici. Il monumento più importante è l'ex cattedrale di S. Maria delle Grazie (costruita all'inizio del Cinquecento e rifatta nel 1760) che domina piazza Vescovado. Marina della Lobra è un pittoresco villaggio di pescatori con il santuario di S. Maria della Lobra (1528), eretto su un tempio forse di Minerva. Sant'Agata sui Due Golfi si trova quasi al centro dell'estrema propaggine della Penisola, al centro dei magnifici golfi di Napoli e di Salerno. Antica colonia greca, è oggi una rinomata stazione turistica grazie alla posizione privilegiata e alla buona tradizione gastronomica ed enologica.
Marina della Lobra - Massa Lubrense (foto De Maio Agostino)
Agriturismo La Lobra
Nel cuore della Penisola Sorrentina, a soli 6 chilometri da Sorrento ed a pochi metri dalla Riserva naturale marina di "Punta Campanella", in uno dei luoghi dalla natura pił generosa.
Tel. +39 081 8789073
Sito web: www.lalobra.it
E-mail: info@lalobra.it