Piacenza, il cuore tra il Po e l’Appennino, è una bella città di origine romana, come testimoniano le maglie ortogonali del centro, che pur non comparendo tra le principali mete turistiche dell’Emilia Romagna, offre importanti tracce del suo passato di ex capitale del Ducato di Parma e Piacenza. Molti i bei palazzi che l’adornano, come Palazzo Farnese, Palazzo del Collegio dei Mercanti, Palazzo del Governatore e Palazzo Alberini, e le antiche chiese, prima fra tutte il Duomo, edificato nel XII secolo su edificio paleocristiano. La cattedrale, dedicata a Maria Assunta, nacque in sostituzione di un precedente edificio intitolato a Santa Giustina, sorto intorno all'885 e andato distrutto con il terremoto del 1117.
Alla periferia della città, merita una visita l’antico santuario della Madonna di Campagna, dove nel 1095, in occasione di un solenne concilio, papa Urbano II indisse la prima crociata. La chiesa che si ammira oggi è di molto successiva: risale al progetto (1522-28) di Alessio Tranello per poter più degnamente conservare l'immagine lignea policroma di una miracolosa "Madonna della Campagnola". La facciata, geometricamente nitida, prelude ad un interno invece ricchissimo di ornamenti pittorici, di tele e di decorazioni. Di eccezionale qualità è il ciclo di affreschi del pittore Giovanni Antonio Sacchi, detto il Pordenone, che ha lasciato qui alcune delle sue opere più significative (1529-31).
Piacenza
Ma Piacenza è famosa anche per i vini, i formaggi, i salumi e l’ottima gastronomia, tra cui spiccano i pisarei e faso’, il piatto dei contadini per eccellenza. Merito di un territorio che in molte sue parti ha saputo conservare un rapporto uomo-natura basato sui ritmi di tempi ormai dimenticati Se le zone in pianura sono state più facilmente aggredite dalle vie di comunicazione e dalle attività produttive, i colli e le valli piacentine custodiscono alcuni tra i borghi più belli d’Italia: Bobbio con il suo “ponte gobbo”, lo scenografico Castel’Arquato, il neogotico Grazzano Visconti, ricostruito agli inizi del ‘900. E poi le rocche, le fortezze sparse per le vallate che narrano una storia di contese feudali e di frammentazione fino all’avvento del ducato di Piacenza.
La val Trebbia, che porta fino in Liguria, fu percorsa sin dai tempi antichissimi. Il fiume è famoso per la vittoria di Annibale sui Romani in una battaglia combattuta nel 218 a.C. Nel VII secolo un monaco irlandese, Colombano, vi costruì un monastero a Bobbio; in età feudale, la valle si frammentò tra varie famiglie che ressero i propri castelli. Ora è il paradiso di coloro che amano gli sport fluviali e la natura: il Trebbia è infatti uno dei pochissimi fiumi italiani dove si può fare ancora il bagno, mentre a Passo Penice, a una decina di chilometri, in inverno è possibile sciare. A Bobbio, merita una visita il monastero di San Colombano si trova al centro cittadino. La sua costruzione cominciò verso la fine del IX secolo, quando l'abate Agilulfo (883-96) prese la decisione di trasportare in basso l'intero complesso cenobitico. Attorno alla vasta area occupata dal monastero, si formò poco per volta il borgo medioevale che conservò la primitiva denominazione di "Bobium".
La val Nure, incuneata tra la val Trebbia, la val d’Aveto, la val di Taro e la val d’Arda, è meno nota ma non meno bella: la percorre il torrente Nure, che termina la sua corsa dopo una sessantina di chilometri, gettandosi nel Po. Storica via di collegamento con la Liguria, è costellata da decine di castelli e insediamenti fortificati, costruiti in epoca feudale quando fu dominata da Malaspina, Nielli e Anguissola. Lungo la valle, a meno di 20 km dal capoluogo, ecco Grazzano Visconti, bell’esempio di architettura revivalistica, un borgo neomedievale nato all’inizio del ‘900 dall’iniziativa di Giuseppe Visconti di Modrone, nobile imprenditore milanese (padre del regista Luchino Visconti), che trasformò le precarie case della frazione in dimore medievali.
Un’altra vallata ricca di storia, anch’essa parte della Via Francigena, è la val d’Arda, percorsa dall’omonimo torrente che si getta nel Po dopo aver attraversato Fiorenzuola d’Arda e Cortemaggiore. Da visitare, l’abbazia di Chiaravalle della Colomba, fondata dai cistercensi per volontà di Bernardo di Chiaravalle a metà del XII secolo, e il Castell’Arquato, antico borgo medievale arroccato lungo la collina che domina la vallata.
Abbazia di Chiaravalle della Colomba (foto www.regione.emilia-romagna.it)
Bio Agriturismo Dietrocosta
E' situato in Val Luretta, la piccola Toscana dell'Emilia Romagna, un'oasi incontaminata delle colline piacentine rapidamente raggiungibile dalla provincia lombarda.
Tel. 0523 970412
Sito web: www.dietrocosta.it
E-mail: marina.comerio@tiscali.it
Agriturismo Cascina Morina
A Bobbio in Val Trebbia, a 400 mt slm, su un incantevole poggio che domina il corso del fiume tra il verde dei boschi e dei vigneti, da un’antica torre di confine del 1200 ...
Tel. 0523/936204
Sito web: www.agriturismo-cascinamorina.com
E-mail: info@agriturismo-cascinamorina.com