La zona del Canavese, poco a nord-est di Torino, deriva il suo nome da canava (cioè canapa): di questa pianta necessaria per la fabbricazione dei cordami erano infatti presenti un tempo estese coltivazioni in tutta la zona. Accanto a Ivrea, la cittadina delle “Rosse Torri”, in Canavese si trovano anche numerosi castelli, alcuni risalenti al Medioevo, e centri interessanti, come Castellamonte, noto per l’antica produzione di ceramiche, che prosegue ancora oggi. Dal Canavese alle Valli di Lanzo e Locana è un passo, e in pochi chilometri ci si trova ai margini delle nevi: il versante piemontese del Gran Paradiso è proprio qui. E qui erano i luoghi di villeggiatura della borghesia torinese sul finire dell’800.
Ivrea (l’Eporedia dei latini), bagnata dalle acque della Dora Baltea, si trova al centro di un anfiteatro morenico, ai piedi dei monti e circondata da colline. Qui i Celto-Liguri lasciarono il posto ai Romani, dopo dure battaglie, solo nel 143 a.C. All’inizio del Medioevo, Ivrea divenne capitale di un ducato longobardo che poi si sarebbe trasformato nella marca d’Ivrea. Dopo un breve periodo d’indipendenza comunale, la città fu dominio dei marchesi del Monferrato e infine dei Savoia nel 1356. Nonostante le vicissitudini storiche, l’impianto viario di Ivrea rispecchia le origini di castrum, con il reticolo regolare delle strade. Meritano una visita, la Cattedrale, il Castello di Ivrea, l’Antica Sinagoga, la Chiesa di Sant’Ulderico, la Torre di Santo Stefano, il Monastero di San Bernardino e il Museo dell’architettura moderna.
Castello di Ivrea (foto Laurom Wikimedia)
Le colline del Canavese sono disseminate di castelli e residenze monumentali, ben restaurate e visitabili (Castello di Agliè, Parella, Valperga, Rivara, Rivarolo, San Giorgio, Masino, Borgomasino, Moncrivello, Mazzè). Spesso, oltre alle visite agli ambienti interni, sono interessanti anche le passeggiate nei giardini e nei parchi che circondano molte di queste antiche dimore.
Trausella è un grazioso comune in Val Chiusella; in primavera ospita la Festa della “Toma ‘d trausela”, una manifestazione nata per promuovere la “toma” ed il “civrin”, prodotti di eccellenza del territorio, in un itinerario gastronomico dall’antipasto al dolce, lungo le strette vie del paese, per l’occasione abbellito da oggetti d’epoca e allietato da allegra musica itinerante.
Trausella dall'alto
Più a occidente, incuneate verso le vette più elevate, la Valle di Locana, con Ceresole Reale, la Valle di Lanzo (con il suggestivo ponte del Diavolo risalente al 1377) e la Val Grande, con il suo panorama sulle vette della Levanna Orientale (3555 m), della Punta Girare (3362 m) e del Dent d’Ecot (3452 m). Il Comune di Ceresole ebbe nel 1862 il titolo di “reale” proprio da Vittorio Emanuele II, che aveva ottenuto dagli abitanti della località i diritti di caccia nel loro territorio. Il primo ripopolamento di stambecchi e camosci è dovuto proprio al volere del re, per avere certezza di trovare la selvaggina. All’epoca, il re non avrebbe pensato di stare gettando le basi per il futuro primo parco nazionale d’Italia: è questa l’origine del Parco del Gran Paradiso, che verrà formalmente istituito nel 1922.
Ceresole Reale (foto www.ceresolereale.com)
Agriturismo La Perulina
Un luogo tranquillo per riposare e conoscere le meraviglie della Serra Morenica. Il cascinale, in un bosco di castagni, è vicino al lago Sirio e ad altri laghetti.
Tel. +39 - 0125 45222
Sito web: www.laperulina.it
E-mail: info@laperulina.it
Tenuta Roletto
Tenuta Roletto è il posto ideale per i propri momenti di relax con una splendida vista sulle campagne del canavese e sui suoi vigneti. Camere e Area Camper.
Tel. +39 0124 492293
Sito web: www.tenutaroletto.it
E-mail: info@tenutaroletto.it