Percorrere la Valsesia dal piano alla testata, dove le strade si arrestano ai piedi del Monte Rosa, con i suoi 4.637 di altitudine, si passa attraverso differenti ambiti umani, culture diverse legate a diverse strutture economiche, in un variato dispiegarsi di paesaggi, mutare di limpidezza del cielo, accentuarsi della finezza dell'aria. Antica industrializzazione del fondovalle (da Borgosesia a Varallo), legata in origine all'impiego dell'acqua come fonte di energia; prealpe, spesso di agricoltura difficile, tetti di pietra grigia, rapide sul fiume; l'alta montagna, con fienagioni su ripidi pascoli, alpeggiare le mandrie, consuetudine al lungo isolamento invernale. Il paesaggio è quello comune ad altre valli alpine. La peculiarità valsesiana emerge tuttavia in due aspetti: l'interesse artistico di Varallo, e la presenza ad Alagna, Rima e Rimella, dei Walser, comunità di dialetto tedesco, immigrata dal Vallese nel XIII secolo. Meritano una visita il Museo del folclore a Borgosesia, il centro storico di Varallo, Riva Valdobbia con le sue caratteristiche case in legno, il Walsermuseum di Pedemonte, frazione di Alagna. L'attrazione principale è costituita però dalle montagne, in inverno per lo sci alpino e i fantastici fuoripista lungo i pendii del Monte Rosa, in estate per le passeggiate e le escursioni all'interno del Parco Naturale dell'Alta Val Sesia.
Case Walser ad Alagna (foto Giovanni Boano www.gpso.it)
Varallo è la capitale valsesiana per eccellenza. In una vasta conca ad anfiteatro, la cittadina è divisa a metà dal Ma stellone, che poco dopo si getta nel Sesia. Varallo ha un bell’impianto urbano settecentesco, e annovera tra le sue vie diversi bei monumenti e opere d’arte. Senza contare il Sacro Monte, per il quale è nota in tutto il mondo. Entrando in città, si vede immediatamente la collegiata di San Gaudenzio, eretta su un promontorio di roccia che si impone sulla piazza principale; il complesso si può raggiungere con una scalinata. Si ritiene che la prima fondazione della chiesa risalga all’Alto Medioevo, anche se fu sottoposta a profonda ristrutturazione nel Settecento, con la realizzazione di altari marmorei, statue, tele e affreschi. Sotto il Sacro Monte si trova la chiesa di Santa Maria delle Grazie, interessante costruzione medievale con arcate gotiche e bellissimi affreschi, ad opera di Gaudenzio Ferrari. La chiesa di San Marco è un’altra meraviglia di Varallo: la navata unica che ne costituisce l’interno ha tre campate di archi a sesto acuto, ed è ricoperta di affreschi che isalgono a un’epoca compresa tra il XV e il XVI secolo. Qui si radunavano un tempo i pellegrini diretti al Sacro Monte, e l’edificio era sede di un’istituzione di beneficenza, la “carità del pane”, che veniva distribuito ai bisognosi. Come capitale valsesiana, Varallo ha sempre avuto una certa importanza culturale. Ecco la ragione dell’esistestenza di un Palazzo dei Musei, con una sala dedicata ai busti dei benefattori e dei personaggi illustri; l’edificio ospita oggi la Pinacoteca e il Museo di Storia Naturale.
Il Sacro Monte di Varallo è il più antico e importante Sacro Monte piemontese, costituito da una basilica e da 45 cappelle con oltre 800 statue di legno e terracotta policroma. La sua storia inizia nel 1491, quando il frate francescano Bernardino Caimi di Milano, ritornato dalla Terra Santa dove era stato guardiano del Santo Sepolcro, decise di riprodurre in Valsesia i luoghi santi di Palestina. La “Nuova Gerusalemme”, così venne chiamato il Sacro Monte, inizialmente intendeva riprodurre i lontani siti della tradizione cristiana. All’interno di questi luoghi furono poste delle immagini, pitture o sculture, per evocare il corrispondente avvenimento della storia della vita di Cristo.
Veduta aerea del Sacro Monte di Varallo
Agriturismo Alagna
L’Agriturismo si trova ai piedi del Monte Rosa, ad Alagna Valsesia, in un’antica frazione Walser “la Rusa” a 1400 mt slm, la stessa dove abitiamo e dove vivono le nostre mucche.
Tel. +39 328 9631049
Sito web: www.agriturismoalagna.com
E-mail: info@agriturismoalagna.com