Se si attraversa la pianura a sud di Bergamo si tende ad associare la relativa monotonia del paesaggio attuale a una sua altrettanto uniforme struttura storica e culturale. I più recenti sviluppi del costruito, infatti, impediscono spesso di avvertire l'antica complessità di questa porzione del territorio bergamasco, che al contrario conserva ambienti umani di diverso sapore e interesse. La composizione del suolo è tra le principali ragioni che hanno contribuito nel corso del tempo a stabilire le diverse identità locali. Essa induce a dividere l'intera area in senso orizzontale e a distinguervi pertanto una fascia settentrionale (alta pianura o pianura asciutta), caratterizzata da origine morenica e per questo assai permeabile, scarsamente incline a trattenere le acque che filtrano rapidamente negli strati profondi. Non così la bassa pianura o pianura irrigua, a sud della strada Francesca, che presenta un terreno impermeabile, ricco di risorgive e fontanili che assicurano una buona irrigazione dei campi con acqua a temperatura pressochè costante in ogni stagione. A questa diversa composizione geologica corrisponde una diversa organizzazione agricola. A nord sono infatti generalmente privilegiati i cerali e prevale la piccola azienda organizzata in isolate cascine di piccola e media dimensione; la composizione non argillosa del terreno ha tra l'altro orientato anche i metodi della loro costruzione, preferendo al mattone le tecniche del muro in pietra e in ciottoli di fiume. Nella bassa, invece, si impone la coltivazione del foraggio e l'allevamento del bestiame, associato, specie verso il Cremasco, alla piccola industria lattiero-casearia; l'organizzazione delle dimore rurali risente in modo decisivo della diversa organizzazione produttiva e propone esempi di cascinali molto ampi, sempre dotati di corte e loggiati e articolati all'interno in unità funzionali distinte. Altro elemento caratteristico è la presenza di una serie di borghi fortificati in epoca medievale, la cui struttura urbanistica, configurata dalla funzione difensiva, ancora sopravvive ed è leggibile; funzione analoga, talora complementare, ebbero i castelli, indispensabili arnesi di guerra in un'area di per sé scarsamente difendibile, che sono in parte ancora riconoscibili nelle originarie tipologie.
Dalmine è un importante centro industriale, le cui origini risalgono all'età del Ferro, ha restituito molti reperti di età romana. Del nucleo storico, stravolto nel '900 in seguito alla realizzazione del grande impianto siderurgico, sopravvivono la quattrocentesca chiesetta di S. Giorgio e una torre medievale.
Verdello è un antico insediamento, del cui castello medievale rimangono tracce della torre, trasformata nel campanile dell'imponente Parrocchiale, tardoseicentesca ma ampliata ai primi del '900. Ai margini dell'abitato, un ampio giardino recinge Villa Giavazzi, imponente costruzione necoclassica dei primi dell'Ottocento, composta con impianto simmetrico lungo due assi ortogonali, uno individuato dal fronte monumentale con colonne e timpano e l'altro costituito dal largo corridoio interno; all'intersezione è un ampio salone di forma ellittica; l'edificio è oggi sede del comune.
Spirano è il primo di una serie di borghi fortificati di cui è notevole espressione, per la struttura urbanistica di stampo medievale in buona misura conservata; il successivo Urgnano è pure circondato da vallo attualmente trasformato in anello viario. Quasi integra e di notevole interesse la Rocca, complesso edificio iniziato nel 1354 per ordine dell'arcivescovo di Milano Giovanni Visconti; passata ai Veneziani e, nel 1465, a Bartolomeo Colleoni, cui si devono alcune modifiche, mantiene l'impianto quadrato, i ponti di accesso, le alte cortine merlate in mattoni, le torri e il fossato, trasformato in area verde.
La pianura bergamasca irrigua è suddivisa dal fiume Serio nelle regioni storiche della Gera d'Adda e della Calciana. Treviglio è la piazza commerciale principale della Gera d'Adda e importante centro industriale. Fondata nell'alto medioevo a scopo difensivo, è attualmente il secondo comune della provincia per numero di abitanti. Il centro ha mantenuto la fisionomia originaria anche se la cinta muraria è stata abbattuta all'inizio del Novecento per favorire lo sviluppo delle attività economiche. A nord-est di Treviglio, quattro centri rimandano al ramificato sistema difensivo che in età medievale interessò tutta l'area compresa tra l'Adda, il Serio e il fosso Bergamasco. Brignano Gera d'Adda fu fortificato con un anello di mura in mattoni e un fossato alimentato dalla roggia Brembilla, oggi in massima parte coperto. Rimane visibile, infatti, solo attorno al cosiddetto Castello Visconteo, notevole complesso che del periodo signorile non conserva che il nome, essendo stato rimodellato in forme barocche nel sec. XVIII da Giovanni Ruggeri; ha più propriamente l'aspetto di una fastosa residenza nobiliare di campagna, con ornati cortili, un giardino all'italiana e un gran numero di ambienti ricchi di decorazioni barocche. Notevoli, nel paese, anche la settecentesca Parrocchiale e la chiesa di S. Andrea, rifacimento quattrocentesco di un edificio forse anteriore al Mille.
Brignano Gera d'Adda - Castello-palazzo Visconteo (foto www.mondimedievali.net)
La cittadina di Caravaggio vede il suo cospicuo flusso turistico calamitato dal noto santuario mariano. Quest'ultimo sorge nel luogo dove secondo la tradizione il 26 maggio 1432 la Madonna sarebbe apparsa a una contadina. Filippo Maria Visconti vi fece erigere una chiesa che, consacrata nel 1451, fu ricostruita, per istanza anche di Carlo Borromeo, su progetto di Pellegrino Tibaldi; i lavori, iniziati nel 1575, ebbero termine solo sullo scorcio del sec. XVIII. L'organismo architettonico del grandioso santuario consiste di un corpo principale a pianta quadrata, sormontato da cupola alta m 64, e di due bracci ai lati preceduti esternamente da portici.
Santuario di Caravaggio
Martinengo è una graziosa cittadina della Calciana. Il centro storico del paese è un bell'esempio di borgo medievale, nel quale si sono fuse le architetture dei secoli successivi, senza snaturarne l'anima originale. Circondato da una cinta muraria dotata di terrapieni ancora visibili, presenta vie lastricate, edifici con portici molto caratteristici e un castello di antichissima origine.
Agriturismo Cascina San Marco
Ssituato nel verde della campagna della bassa bergamasca, accoglie i clienti nella caratteristica struttura in legno offrendo piatti tipici della cucina bergamasca e lombarda.
Tel. 3477791057
Sito web: www.cascinasanmarco.it
E-mail: info@cascinasanmarco.it