Di origini etrusche e patria di Virgilio, Mantova, adagiata da millenni sulle rive del Mincio, deve la sua fama di città d'arte soprattutto alla signoria dei Gonzaga, che l'hanno governata per più di tre secoli segnandone indelebilmente la storia e l'aspetto. Tra il XV e il XVI secolo è stata una dei poli culturali e artistici, ma anche politici, del Rinascimento, laboratorio dei più grandi artisti e protagonista degli equilibri tra le signorie dell'Italia settentrionale. Il centro storico di Mantova, dall'intatto impianto medievale, si raccoglie in poche centinaia di metri dove si incontrano in rapida successione quasi tutte le mete fondamentali della visita della città, da Palazzo Ducale, splendida dimora gonzaghesca con i meravigliosi affreschi del Mantegna, al Duomo; da piazza delle Erbe, centro civile ed economico della città del Medioevo, con il Palazzo della Ragione e la Rotonda di San Lorenzo, alla Basilica di Sant'Andrea di Leon Battista Alberti, una delle chiese più interessanti del Rinascimento Italiano.
Fuori dal centro sorge Palazzo Te, costruito nel 1525 su progetto di Giulio Romano, in un'area dove si trovavano le stalle gonzaghesche. Fu concepito come villa di ozi e svagli per Federico II Gonzaga. I lavori proseguirono per un decennio e nei secoli vi sono stati successivi interventi (come l'aggiunta dell'esedra in fondo al giardino), modifiche e restauri. Palazzo Te rappresenta una delle più belle e meglio conservate ville del Cinquecento.
L'ambiente più celebre del palazzo è la Sala dei Giganti. E' interamente affrescata con scene che dalle pareti salgono alla volta, molto efficaci nel dare all'osservatore la sensazione che siano i giganti a reggere l'intera struttura.
Mantova - Palazzo Ducale
La provincia di Mantova costituisce il lembo sudorientale della Lombardia. Se si eccettua la parte più a nord, caratterizzata dalle colline dell'arco morenico del Garda, il territorio è pianeggiante ed è attraversato da tre fiumi, il Po, l'Oglio e il Mincio, che danno vita ad ampie zone umide salvaguardate dalle molte riserve naturali presenti nella zona, due fra tutte il Parco del Mincio e il Parco Oglio Sud. Storicamente, Mantova e la sua provincia sono legate soprattutto ai Gonzaga, che portarono la zona al massimo splendore artistico e culturale, e agli eventi del Risorgimento, quando sulle colline a nord della città si combatterono alcune delle più importanti battaglie delle guerre d'indipendenza per affrancarsi dal dominio austriaco.
Adagiata nell'anfiteatro delle colline moreniche dell'Alto Mantovano e vicina al lago di Garda, Castiglione delle Stiviere è un centro agricolo e industriale ricco di storia: importante centro etrusco e in seguito castrum romano, fu dapprima dominio dei Visconti e poi, dal 1404, di un ramo cadetto dei Gonzaga. La basilica di San Luigi Gonzaga, edificata in stile barocco, risale al 1612. Da vedere anche il Palazzo della Pretura, risalente al XV secolo, e il Castello, alla sommità di un'altura nel centro storico, costruito al tempo delle invasioni barbariche.
Teatro, assieme alla vicina San Martino, di una battaglia che decise le sorti della seconda guerra di indipendenza nel 1859, Solferino sorge in posizione panoramica sulla pianura e sul lago di Garda. Da visitare il Museo Risorgimentale, che custodisce armi, cimeli e documenti relativi alle battaglie del Risorgimento.
L'origine di Goito risale probabilmente a prima del dominio romano nella zona (II secolo a.C.), ma sembra che il nome derivi dai Goti (V secolo), che qui costruirono una fortezza di forma rettangolare di cui sono ancora visibili le rovine. Sotto la Signoria dei Gonzaga, nel XV secolo, Goito conobbe un periodo di progresso e benessere in tutti i campi. Il monumento principale è la basilica della Madonna della Salute in San Pietro Apostolo, costruita nel 1729 da Giovanni Maria Borsotto in stile barocco.
Sabbioneta, una delle città ideali del Rinascimento, è stata costruita secondo precise intenzioni celebrative da Vespasiano Gonzaga Colonna (morto nel 1591) nella seconda metà del Cinquecento. Membro di un ramo cadetto dei Gonzaga, il principe Vespasiano era esperto di ingegneria militare e conosceva i trattati di architettura di Vitruvio. A lui, nominato duca nel 1577, fu assegnato il progetto dell'intera città, sorta sul preesistente nucleo medievale. Sabbioneta è una fortezza a pianta esagonale, con baluardi angolari a cuneo. Nei bastioni delle mura si aprono le porte Vittoria, quella principale, e l'Imperiale. Nel piano urbanistico della città, che ricalca il castrum romano, piazza Ducale era il centro politico. Vi si affacciavano, oltre al Ducale, il Palazzo della Ragione (sede del Bargello), il Palazzo del Cavalleggero (vicario del duca) e la chiesa di Santa Maria Assunta.
Il Teatro all'Antica venne costruito nel 1588-90 da Vinceno Scamozzi, ispiratosi ai moduli classici di Serlio e del Teatro Olimpico palladiano di Vicenza. Venne utilizzato pochissimo e, dopo la morte del duca, abbandonato. Gli spazi interni geometrici sono suddivisi in platea, orchestra e scena. La loggia, a dodici colonne corinzie sormontate da statue di divinità, su uno sfondo affrescato con figure di imperatori romani, era riservata alla corte.
Sabbioneta - Teatro all'Antica (foto www.webalice.it/allietarti)
Agriturismo Beatilla
Si trova a ridosso di una pista ciclabile, che collega Mantova in soli 15 minuti, e che si snoda per una quarantina di chilometri lungo gli argini del fiume Mincio, fino a Peschiera sul Garda.
Tel. +39 347 8444484
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