La Valtellina è un’ampia regione alpina che corre tra Italia e Svizzera, Lombardia e Cantone dei Grigioni, per quasi 200 km proprio nel centro delle Alpi. Un territorio molto vario che sale dai 200 m della sommità del lago di Como ai 4000 m del pizzo Bernina.
L'andamento longitudinale della bassa e media Valtellina ha condizionato i caratteri climatici e fisici dei due versanti: quello retico, esposto a sud, ha un microclima più caldo e più secco rispetto alle corrispondenti quote del versante orobico. Ciò ha generato differenti vocazioni ambientali, stante anche un fondovalle malsano e paludoso solo tardivamente bonificato: agricola nel primo, che venne dissodato e coltivato intensivamente fin dai primi secoli del Medioevo con terrazzamenti utilizzati per la viticoltura; silvo-pastorale nel secondo, con complementare presenza di attività artigianali del ferro, del legno, dei tessuti specie nelle valli laterali spesso colonizzate da genti bergamasche.
Traona è un grosso borgo circondato da vigneti posto sulla sponda destra dell'Adda. Ebbe rilevanza in passato sotti i Vicedomini, famiglia ghibellina di origine comasca che nel 1158 ricevette in feudo da Federico Barbarossa i beni dell'arcivescovo di Milano ed estese il suo dominio sulle opposte sponde dell'Adda. divenuto il centro economico della bassa Valtellina retica, dopo una parentesi di autonomia comunale fu eretto, sotto i Visconti, a capoluogo di una delle "squadre" del Terziere inferiore, a sede di podestà e di dogana. A testimonianza dell'antica prosperità rimangono dimore padronali tra cui il settecentesco palazzo Parravicini, opposto al quale è l'oratorio di S. Ignazio di Loyola, eretto nel 1780-81. In posizione dominante l'abitato si trova la parrocchiale di S. Alessandro, di origine quattrocentesca ma interamente ricostruita a inizi '600.
Proseguendo si giunge a Morbegno, fiorente cittadina industriale situata allo sbocco della val Gerola, nel punto in cui il torrente Bitto esce da un orrido per sfociare nell'Adda; dall'età moderna principale centro economico della bassa Valtellina, vanta antiche tradizioni commerciali e manifatturiere, che in passato le conferirono un ruolo preminente in ambito politico ed economico. Da visitare: la Collegiata di S. Giovanni Battista, di fondazione cinquecentesca ma ricostruita in forma barocche nel 1680; Palazzo gualteroni che ospita il Museo civico di Storia naturale Valtellinese; Palazzo Malacrida, ricostruito a metà Settecento e completato da un giardino all'italiana; le chiese di S. Pietro e quella di S. Antonio; il Santuario dell'Assunta. Da Morbegno si dirama la Val Gerola, principale confluente del versante orobico. L'asperità della morfologia, sulla quale hanno agito il modellamento glaciale e, in forme ancora più accentuate, i fenomeni erosivi e gli immensi franamenti, non ha limitato il diffondersi di insediamenti umani permanenti e la formazione di centri abitati anche di una certa consistenza; questi sono caratterizzati da case in pietra addossate le une alle altre, con ballatoi in legno che cingono il fianco più soleggiato.
Morbegno - Ponte di Ganda (foto www.moresi.com)
Sondrio si trova al centro di una ricca area viticola, nella sezione mediana della Valtellina, e allo sbocco di una grande valle secondaria - la val Malenco - importante itinerario commerciale tra il '500 e l'inizio dell'800. Col progredire delle funzioni urbane di capoluogo di provincia, la città, ancora in tempi recenti raccolta entro un ristretto perimetro sul conoide del Mallero e sulle prime pendici retiche, si è ampliata sino a occupare il fondovalle, assumendo l'aspetto di una moderna cittadina che contrasta con quello del piccolo nucleo antico, dove le residenze signorili emergono in un tessuto di edilizia rurale. Cuore della città è piazza Garibaldi, realizzata nel primo periodo della dominazione austriaca e concepita, col nome di piazza Nuova, come luogo di rappresentanza del capoluogo provinciale. Su di essa si affacciano i palazzi della Banca Popolare, dell'albergo della Posta e della Banca d'Italia, il cinema-teatro Pedretti e il Palazzo Martinengo, già residenza cinquecentesca del nobile rifugiato protestante Ulisse Martinengo, rimaneggiato in forme neoclassiche. Da visitare il Museo Valtellinese di storia e arte, ospitato nel palazzo Sassi de' Lavizzari, di origine cinquecentesca. A breve distanza da Sondrio, lungo la panoramica strada dei Castelli, i resti del castello Grumello (sec. XIV), così detto dal nome della zona di coltivazione del pregiato vitigno. Poco oltre, in posizione isolata, la seicentesca chiesa di S. Antonio.
La strada panoramica che risale da Sondrio il versante retico attraversa un bel paesaggio di vigneti terrazzati e coltivazioni di meli, fino a raggiungere Teglio, località di villeggiatura estiva e di sport invernali, posta in un'ampia sella sotto le estreme pendici del monte Colombo (2847 m). All'ingresso dell'abitato, il palazzo Besta, riedificato in stile rinascimentale nella prima metà del Cinquecento, che conserva in parte l'antico castello feudale. Si tratta di un complesso edilizio di dimensioni e ricchezza insolite nella Valtellina, che stanno a dimostrare la potenza del casato ma più ancora la congiuntura eccezionalmente favorevole dell'economia tellina nei sec. XV-XVI. Il bel portale, il fregio a scacchiera che corre tra i due piani, i graziosi timpani e le inferriate seicentesche alle finestre, gli stemmi policromi nelle lunette del cornicione conferiscono alla facciata un aspetto armonico e leggiadro.
Vigneti di Grumello (foto www.waltellina.it)
La val Malenco è una tipica valle sospesa di origine glaciale - e come tale presenta una brusca immissione nel solco abduano attraverso una forra detta delle Cassandre - molto stretta nella sezione inferiore e profondamente incisa dalle valli confluenti. Il suo territorio è da anni anfiteatro di uno sviluppo del turismo, estivo e invernale, che ha modificato la tradizionale struttura economica fondata su attività agro-pastorali (per secoli la val Malenco ha rifornito il mercato di Sondrio dei pali di sostegno delle viti) ed estrattive (pietre locali quali serpentino, ardesia per tegole, pietra ollare). La valle riveste un notevole interesse alpinistico ed escursionistico, offrendo agli appassionati ardite vette (gruppi del Disgrazia del Bernina e Pizzo Scalino) e imponenti ghiacciai (del Disgrazia, i due Scerscen, i due Fellaria). Le più rinomate località di villeggiatura sono Chiesa in Valmalenco, in passato importante tappa dell'itinerario tra la Valtellina e l'alta Engadina, e Caspoggio.
Agriturismo La Terra del Sole
E' un agriturismo classico rivisitato aggiungendo innovazioni legate a nuove attività come l'arte contemporanea, attività culturali e didattiche - Fattoria didattica. Albosaggia (SO).
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