Inciso profondamente da una stretta forra al suo sbocco in pianura, e isolato rispetto alle dinamiche territoriali più estese, l'intero bacino del Brembo ha riproposto a lungo, nei modi diproduzione e riproduzione dello spazio abitato, le forme dell'insediamente rurale, connesse a un'economia tutta locale e interna, di tipo agricolo e pastorale. Solo nel sec. XVII - con la costruzione della via Priula, voluta dalla Serenissima per garantirsi l'accesso ai Grigioni e alle regioni dell'Europa centrale - si stabilirono nuove condizioni di rapporto con l'area regionale e di trasformazione della sua economia. Oltre alla fine del tradizionale isolamento , la realizzazione della strada fu poi condizione determinante dello sviluppo industriale nel segmento inferiore della valle, ove si affermò con precocità nei settori tessili e della carta. La presenza di insediamenti produttivi decresce man mano che si risalgono i tratti medio e alto e ci si addentra nelle valli laterali, aree dove l'abbandono delle attività agro-pastorali, il conseguente spopolamenti della prima metà del Novecento, nonchè la scoperta dell'industria turistica sono eventi più recenti.
Villa d'Almè, a una decina di km da Bergamo, fu importante sede di fonderie dei cannoni dei quali si serviva la Serenissima per i suoi eserciti e la sua flotta. Nel territorio sono presenti diversi edifici che testimoniano la vita sua lunga storia. Si tratta di casa contadine e rustici addossati gli uni agli altri nelle località di Foresto, Cà dell'Orto e Bruntino Alto, nonché di ville padronali e palazzi e chiese.
Zogno fu sede di mercati all'epoca della dominazione veneta ed è noto dal XVII sec. per la lavorazione della carta da stracci. Il centro civile e religioso è a sinistra della statale sul declivio collinare, mentre a destra lungo il fiume si dispongono, oltre ai primi opifici novecenteschi, alcuni edifici a loggiato destinati all'asciugatura dei panni e della carta. Alla sommità di una scalinata si leva la settecentesca parrocchiale di S. Lorenzo, ampliamento di una quattrocentesca, il cui campanile è, nella parte inferiore, resto dell'antica torre castellana. Oltre Zogno la strada piega a nord e, oltre lo sbocco della val Serina, entra nella verde conca di San Pellegrino, importante stazione di cura e di soggiorno, di aspetto elegante e disposta sulle due rive del Brembo. Lo sviluppo del centro è legato alle sorgenti minerali, conosciute dal XIII sec. ma sfruttate solo a partire dal '700. Diviso in tre agglomerati, presenta nella parte alta dell'abitato il tipico aspetto delle ottocentesche "villes d'eau", mentre in basso mantiene, lungo le sponde del fiume, i caratteri della tradizionale architettura locale. Ulteriori motivi d'interesse, legati alla natura pittoresca del luogo, sono offerti dalle numerose escursioni e passeggiate nei dintorni.
San Pellegrino Terme - Casinò Municipale (foto www.hotelavogadro.it)
San Giovanni Bianco è un caratteristico centro posto alla confluenza del torrente Enna che scende dalla val Taleggio. Determinante per la struttura dell'impianto del nucleo medievale è la singolare presenza di sette ponti - tre sull'Enna e quattro sul Brembo - che contribuiscono a creare un insieme notevole per valori ambientali; significativo anche l'insediamento sulle rive di diversi complessi industriali.
Solcata dai due rami principali del Brembo e da un ventaglio di pittoresche vallette discendenti dalle Alpi Orobie, l'area dell'alto bacino brembano deve alla presenza di alcune vette di aspetto grandioso la connotazione marcatamente alpestre del suo ambiente. Contrasta con l'uniformità paesistica dei diversi settori del territorio l'attuale organizzazione funzionale, diversificata e specializzata: mentre la val Fondra (Brembo orientale) con la confluente Valsecca si è prestata all'insediamento massiccio di attività turistiche, la valle di Mezzoldo e la sua tributaria val Mora conservano ancora alcuni elementi che le qualificavano come zone commercialmente importanti lungo la linea di confine della Serenissima; la Valtorta infine, un tempo strategicamente rilevante per la contiguità con la Valsassina, è apprezzabile per l'integrità del paesaggio e la presenza di una sequenza di nuclei a resistente vocazione agricola. Foppolo è la più frequentata tra le stazioni di sport invernali del Bergamasco e base di partenza per numerose escursioni. Il nucleo storico, dove ha naturalmente prevalso la vocazione turistica rispetto alla matrice rurale, è nella zona bassa del paese, caratterizzata da una tripologia meno invasiva della concentrazione che invece si rivela in prossimità degli impianti di risalita. Tracce significative della storia di Foppolo si scoprono nei rustici delle frazioni Tegge e Convento.
Foppolo (foto G. Galizzi www.valbrembanaweb.it)
Agriturismo Ferdy
La nostra filosofia è basata sull’allevamento di animali che sono sempre vissuti sul nostro territorio. Si tratta di specie che sono state per anni abbandonate perché poco produttive.
Tel. +39 0345 82235
Sito web: www.agriturismoferdy.com
E-mail: info@agriturismoferdy.com
Azienda Agricola Casa Martina
Una piccola azienda agricola a carattere familiare, che per clima e conformazione dei terreni non può certo scostarsi molto dalle tradizioni e dalle autenticità dei luoghi in cui è ubicata.
Tel. +39 0345 93917
Sito web: www.casamartina.eu
E-mail: info@casamartina.eu