Gli etruschi furono i primi a intraprendere opere di bonifica nella zona, allora paludosa e, dopo di loro, i romani. Con le invasioni barbariche e la caduta dell’impero romano la regione si degradò progressivamente e le zone paludose, non più controllate, causarono il diffondersi della malaria. Fu soltanto nel 1826 che, per volere di Leopoldo II di Lorena, furono riprese le opere di bonifica, completate poi durante il Ventennio fascista.
Grosseto è la maggiore città della Toscana meridionale. Nonostante i disastrosi bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale, sopravvivono ancora le mura cittadine del XVI secolo che circondano completamente il centro storico, fatta eccezione per l'area di Porta Nuova dove nel corso del XIX secolo fu demolita la porta cittadina e abbattuto un piccolo tratto di cinta muraria. Il centro storico si visita facilmente a piedi, tra strette strade piene di negozi e belle piazze su cui si affacciano chiese e bei palazzi. Da visitare il Museo Civico Archeologico e d’Arte della Maremma che raccoglie reperti romani ed etruschi di Vetulonia e Roselle, e una collezione di monete, pietre scolpite e ceramiche.
La città dista una decina di chilometri dal mare, dove si trovano le frazioni comunali di Marina di Grosseto e Principina a Mare, frequentate stazioni balneari.
Cala Civette, tra il porto del Puntone e Punta Ala (foto www.puntaala.net)
Risalendo lungo la costa maremmana, si trovano Castiglione della Pescaia e la sua prestigiosa frazione, Punta Ala. Grazie alla qualità del mare e delle sue spiagge, l’attenzione verso l’ambiente e le strutture turistiche, Castiglione è considerata una delle località balneari più esclusive della Toscana. Fra le sue frazioni, importante anche Vetulonia, borgo di origini etrusche, nel cui territorio circostante sono stati scoperti numerosi e importanti resti archeologici.
Lungo la costa a sud di Grosseto, un’area un tempo appartenente all’Opera Nazionale Combattenti, dopo essere passata alla Regione Toscana, è stata sottoposta a tutela con l’istituzione del Parco Naturale della Maremma (noto anche come Parco dell’Uccellina). Il Parco, istituito nel 1975, tutela la parte più intima ed esclusiva della Maremma: le lunghe spiagge sabbiose, la macchia mediterranea, i rilievi dei Monti dell'Uccellina (415 m), le zone umide lungo il fiume Ombrone, tanti paesaggi che attirano ogni anno moltissimi visitatori. Vicino alla vetta più elevata dell’area protetta, Poggio Lecci, si trovano le rovine dell’abbazia cistercense di San Rabano. Fondata probabilmente nel secolo XI, fu dedicata a Santa Maria Alborense e fu gestita dall'Ordine Benedettino Cassinese. Ben presto divenne il principale centro monastico di tutta la zona. Seguirono poi periodi bui, durante la gestione dei cavalieri Gerosolimitani e della famiglia degli Abati. Questi ultimi, che parteciparono attivamente alle guerre tra Grosseto e Siena, fortificarono, a partire dal 1321, l'intero complesso monastico, innalzando anche la torre difensiva ancora oggi visibile. Ma il colpo più duro l'abbazia lo subì sotto i senesi che, a partire dal 1438, decisero di smantellare tutte le zone fortificate della Maremma. Oggi sono ancora visibili, gran parte della chiesa dedicata a Santa Maria Alborense, parte delle mura perimetrali del monastero e, soprattutto, lo slanciato campanile, abbellito dall'alternarsi ai vari piani di monofore e bifore.
Al confine meridionale del Parco della Maremma, su un promontorio roccioso, si trova Talamone, antico borgo di pescatori di origini etrusche, dominato dalla Rocca aldobrandesca. Oggi è un’apprezzata località turistica, con il suo delizioso centro storico, le piccole spiagge e gli scogli a picco sul mare blu.
Continuando lungo la costa meridionale della Maremma si raggiunte il Monte Argentario, anticamente un’isola, poi unita alla terraferma da due lingue di sabbia che racchiudono la laguna di Orbetello. La stessa Orbetello fu collegata all’isola nel 1842 con la costruzione di una diga. I due porticcioli di Porto Santo Stefano e Porto Ercole sono molto frequentati da turisti. Un servizio di traghetti collega il primo all’Isola del Giglio, dove ci sono belle spiagge, una ricca vegetazione mediterranea e una fauna molto varia.
L'Isola del Giglio (foto www.about-maremma.com)
Appena a sud dell’Argentario si trova Ansedonia, fiorente cittadina collinare con ville lussuose e bei giardini. Sorge presso le rovine della città di Cosa, colonia romana dal 273 a.C., che la dominano dall’alto di una collina.
Una decina di chilometri all’interno, Capalbio, su un colle che da un lato guarda il mare e dall’altro una campagna dolce e varia. La struttura urbana è tipicamente medievale, con una doppia cinta muraria con camminamento che racchiude interamente il borgo. Il profilo di Capalbio è dominato dalla stupenda rocca medievale e la chiesa di San Nicola del XII secolo.
Agriturismo Peretti
Nel cuore della Maremma, a poca distanza dal mare, è inserito in un'azienda biologica di 36 ettari, coltivati a orto, oliveto e cereali, con cavalli Maremmani. Fonteblanda - Grosseto.
Tel. 0564.885467
Sito web: www.agriturismoperetti.it
E-mail: andrea@agriturismoperetti.it
Agriturismo Il Mandriolo
Situato ai piedi di Capalbio, propone tre camere doppie con servizi, e l'opportunità di raggiungere comodamente i tanti luoghi di eccellenza della Maremma tosco-laziale.
Tel. 0564890210
Sito web: www.ilmandriolo.org
E-mail: felice.signorino@ilmandriolo.org
Agriturismo Le Mandriane
Nato nel 2001 dopo mesi di restauri e modifiche della struttura. Disponiamo di camere con terrazzo, con vista panoramica e altre con ingresso indipendente direttamente nel parco.
Tel. 0564.878178
Sito web: www.locandalemandriane.it
E-mail: info@locandalemandriane.it
Antica Fattoria La Parrina
E' una delle aziende agricole pił antiche e affascinanti della Maremma Toscana, circondata da vigneti uliveti e frutteti. Circa 200 ettari di vigneti, oliveti, frutteti e orti.
Tel. +39 0564 862 626
Sito web: www.parrina.it
E-mail: info@parrina.it