Palermo si è sviluppata in fondo alla baia, ai piedi del Monte Pellegrino. Il nome ha origini fenice ("Panormos", che significa porto) e fu fondata nell'VIII sec. a.C.. Importante porto strategico romano, raggiunse il massimo splendore prima con gli Arabi, quando rivaleggiava in bellezza con Cordova e Il Cairo, e più tardi con i Normanni che ne fecero la capitale del regno. Della favolosa città di allora rimangono diverse testimonianze ed è ancora palpabile l'influenza orientale nell'architettura delle chiese, nella viabilità del centro e nei mercati. L'altro periodo d'oro della città, periodo che ha lasciato una forte impronta nell'architettura civile e religiosa, è quello barocco, tra il XVII e il XVIII secolo.
Il nucleo storico di Palermo può essere diviso in due parti: quello Est e quello Ovest. Nel primo, tra via Maqueda e il mare, si trovano i vecchi quartieri della città araba, con le vie strette, i vicoli ciechi e a gomito. Questa zona comprende il quartiere della Kalsa, dall'arabo al-Kalisab, ex cittadella fortificata costruita dagli Arabi nella prima metà del X secolo, sede dell'Emiro, del governo e dell'esercito. In età normanna si trasformò in un quartiere abitato da marinai e pscatori. Qui troviamo i principali monumenti del periodo aragonese, a cavallo tra Medioevo e Rinascimento. Il punto focale è Piazza Marina, sede della corte aragonese e del Tribnale dell'Inquisizione. Lungo Via Maqueda si apre Piazza Pretoria, centro civico della città, con il Palazzo delle Aquile e due chiese: Santa Caterina e San Giuseppe dei Teatini. A ovest di Corso Vittorio Emanuele si stende Castellammare, con il mercato della Vucciria e il quartiere della Loggia, vicino al porto, dove si stabilirono le colonie dei Catalani, dei Pisani e dei Genovesi.
Palermo - Piazza pretoria (foto www.siciliain.it)
I quartieri della Palermo Ovest occupano le alture in cui si estendeva il primo insediamento palermitano, la paleopoli punica allargata poi in epoca romana. Nell'XI secolo gli Arabi costruirono un castello proprio dove ora sorge il Palazzo dei Normanni. Dalla parola araba Al Qasar, il castello, derivò il nome del quartiere e della via che al castello conduceva, l'odierno Corso Vittorio Emanuele, "Cassaro" per i Palermitani. Su di essa si affacciano palazzi e chiese, tra cui l'imponente Cattedrale, ma anche negozi ed hotel. Tra il Palazzo dei Normanni e Via Maqueda si stende il quartiere dell'Albergheria, abitato nel Basso Medioevo da mercanti e artigiani. utte le mattine è animato dal colorato Mercato Ballarò, animato e genuito mercato rionale. A testimoniare l'operosità e l'agiatezza degli abitanti di un tempo sono rimasti numerosi Oratori delle antiche confraternite.
Palermo - Cattedrale Maria SS. Assunta (foto www.casavacanzeromano.com)
Dopo l'Unità d'Italia, Palermo si allargò oltre le antiche mura, già abbattute a fine Settecento, verso ovest, con il taglio di nuove strade e lo sventramento di antichi quartieri. Il centro si spostò verso le piazze Verdi e Castelnuovo, dove sorsero i Teatri Massimo e Politeama. L'espansione inglobò anche i giardini, uno dei vanti della città arabo-normanna. Dei parchi che cingevano la città, dove i re normanni avevano eretto residenze di caccia, sono rimasti solo pochi esempi, come la Cuba. Nasceva così la "grande Palermo", che oggi comprende anche la vivace spiaggia di Mondello e il Duomo di Monreale. Il pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale e lo sviluppo caotico degli ultimi decenni hanno in parte intaccato il fascino di questa bellissima città, straordinariamente ricca di monumenti che testimoniano la sua storia plurisecolare. Negli ultimi anni, finalmente, si sta assistendo ad un cambiamento di rotta, con la lotta alla mafia e al clientelismo.
Uno dei simboli della rinascita di Palermo è l'ottocentesco Teatro Massimo, riaperto nel 1997 dopo oltre vent'anni di chiusura. E' uno dei più grandi teatri d'Europa, con una sala a cinque ordini di palchi, una sontuosa galleria e una volta affrescata.
A pochi chilometri dal centro, chiusa tra il promontorio roccioso del Monte Pellegrino e quello di Monte Gallo, si trova Mondello, la spiaggia preferita dai Palermitani. Da piccolo villaggio di pescatori, raccolto intorno alla tonnara, di cui rimane una torre cilindrica del XV secolo, è diventata un'area residenziale immersa nel verde. Durante la "belle époque", facoltosi borghesi fecero costruire bellissime ville liberty. Sepre di quell'epoca è lo stabilimento balneare Kursaal, che sorge nell'acqua a pochi metri dalla spiaggia. Lungo la strada che collega Mondello a Palermo si trova il grande Parco della Favorita, alle spalle del monte Pellegrino. In origine era una riserva di caccia, ma re Ferdinando di Borbone lo fece trasformare in giardino quando, nel 1799, si rifugiò a Palermo con la corte dopo essere stato cacciato da Napoli dalle truppe napoleoniche. Gran parte del parco ospita oggi impianti sportivi. Ai margini sorgono numerose ville, che furono costruite nel corso del Settecento dalla nobiltà siciliana come luogo di villeggiatura.
Pochi chilometri a sud di Palermo si trova l'antica Monreale, con il Duomo, apice dell'arte arabo-normanna, che domina la Conca d'Oro. Fondato nel 1174 da Gugliermo II, fu affiancato da un monastero benedettino. Raccuiso da due torri massicce unite da un elegante portico, è famoso per i suoi interni sontuosi, con i mosaici dorati che rappresentano episodi dell'Antico Testamento. Bellissimo il chiostro del monastero, con 228 colonne e arcate arabe decorate da disegni geometrici.
A meno di 20 km dal capoluogo, cavallo tra il golfo di Palermo e quello di Termini Imerese, ecco Bagheria, popoloso centro commerciale in dolce pendio fra verdi distese di agrumi e ulivi, di fronte al mare e al monte Catalfano. Nel Settecento Bagheria era il "buen retiro" dei nobili palermitani, che nei mesi estivi si rifugiavano nelle lussuose ville circondate dagli aranceti. Tra le più famose, Villa Barbera e Villa Palagonia, adornata da centinaia di statue in tufo riproducenti mostri e caricatire di figure mitologiche. Alle pendici del Monte Catalfano, in splendida posizione panoramica, le rovine della città di Solunto, uno dei primi centri punici in Sicilia.
Agriturismo Casale del Principe
Una torre di avvistamento cinquecentesca fu il primo nucleo di questa struttura, trasformata nel '700 in Convento dei Gesuiti e, in seguito, in masseria agricola - Monreale.
Tel. ++39 091 8579910
Sito web: www.casaledelprincipe.it
E-mail: info@casaledelprincipe.it
Agriturismo Masseria La Chiusa
Gli ospiti dell'Agriturismo Masseria La Chiusa saranno protagonisti assoluti del loro personale concetto di relax, godendo della riscoperta della natura e dell'amenità dei luoghi.
Tel. 091 857 77 83
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E-mail: info@masserialachiusa.it