Agriturismi in Basilicata - Potenza e dintorni
Potenza, Vaglio Basilicata, Tolve e Oppido Lucano

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Potenza, il capoluogo di regione più alto d’Italia (819 m), è una città gravida di storia e tradizioni. Della sua lunga e travagliata storia, iniziata nel III secolo a.C. con i Romani, e proseguita con i Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, restano purtroppo poche testimonianze. Guerre, incendi, terremoti – soprattutto quello degli anni ’80 del secolo scorso – hanno modificato il suo profilo architettonico sino a giungere all’attuale configurazione, con la città moderna che avvolge l’antico borgo medievale, assiepato sul colle. Il centro della città conserva ancora preziose tracce delle mura e delle porte di ingresso medievali ed è solcato dalla stretta e sinuosa via Pretoria che si estende da est a ovest sino al margine estremo del colle dove sorge il nucleo antico. Lungo il suo corso si aprono, su entrambi i lati, piazze, vicoli e violetti, scale e scalette, che conservano ancora il gusto della memoria e dove si possono apprezzare gli ambienti urbani, i palazzi e alcuni dei monumenti più significativi. Tra questi, la chiesa di S. Michele Arcangelo, la chiesa di San Francesco, la chiesa della Trinità, la Torre Guevara, la Cattedrale di S. Gerardo, Palazzo Loffredo, il Museo Archeologico Nazionale.
A nord-est, nell’entroterra potentino, tre paesi (Vaglio Basilicata, Tolve e Oppido Lucano) sparsi tra i suggestivi colli calcarei, occupati dai Lucani nel corso del V secolo a.C., con lo scopo di dominare i piccoli insediamenti situati a fondovalle. Sicuramente importante la natura archeologica dell’area, con il pregevole abitato indigeno di Serra di Vaglio, il santuario della dea Mefitis e la villa ellenistica di Tolve.
Vaglio Basilicata, dalla caratteristica forma a fuso, si caratterizza per la presenza dei vicini parchi archeologici e per le chiese e i bei palazzi nobiliari sparsi nell’abitato, tra i quali spicca il Palazzo Tamburino, di origine medievale, annunciato da un portone in legno. Da visitare anche l’ex convento di S. Antonio Abate, con annessa una chiesetta dotata di un bel portale della metà del XVII secolo, la cinquecentesca chiesa Madre e la suggestiva chiesa di San Donato.

Interno della chiesa Madre Interno della chiesa Madre di Potenza (foto www.comune.vagliobasilicata.pz.it)

Oppido Lucano è un borgo dall’aspetto medievale posto su un colle coperto da ulivi, a 700 metri di quota. Il paese è dominato dai resti del castello di origine normanna, di cui rimane solo il portale di ingresso. L’abitato ha origini antichissime, come risulta da diversi scavi archeologici effettuati nella zona del monte Montone. Nel centro di Oppido, ricco di bei portali settecenteschi, si ammira la chiesa Madre, secentesca, impreziosita da sculture lignee della seconda metà del ‘500; pregevoli opere si ammirano anche nella settecentesca chiesa di San Giuseppe. Di grande interesse il convento e la chiesa di S. Antonio da Padova, di fondazione tardo quattrocentesca.
Nei pressi di Oppido Lucano, meritano una visita la diruta chiesetta rupestre di S. Antonio, del XIII secolo, ubicata in contrada Pozzella, e il santuario di S. Maria del Belvedere, che si incontra in direzione Tolve.
Tolve, anch’essa adagiata su un’altura, presenta i caratteri tipici del paese-fortezza: il castello, le torri, la cinta muraria con l’imponente arco delle Torri. Centro longobardo, venne conquistato dai Normanni con cui si avviò una prima riqualificazione urbana, ripresa nel ‘500 e poi un secolo dopo, quando il paese fu acquistato (1667) da Giovanni Battista Pignatelli, che prese il titolo di duca di Tolve e che lo mantenne sino al 1722. Il cuore dell’abitato è piazza Mario Pagano, ornata da un’ottocentesca fontana ottagonale; alle sue spalle si apre via Roma, sulla quale affacciano palazzotti introdotti da eleganti portali in pietra. Al termine della via, si incontra la chiesa Madre, pare di fondazione bizantina, dedicata a San Nicola. Meritano una visita anche la suggestiva chiesa di San Pietro e la chiesa del Purgatorio, costruita verso la fine del XVII secolo.
Sempre nei dintorni di Potenza, a una manciata di chilometri a nord-ovest, uno spettacolo naturale indimenticabile: le valli del Marmo Platano e del Meandro, cariche di boschi di querce, aceri, castagni, faggi e, sulle alture, abeti bianchi. Un tempo queste valli erano viste come un inesauribile serbatoio di selvaggina e alcune zone erano residenza di caccia di molti feudatari. Sullo sfondo di questo incomparabile scenario, borghi e paesi che, con le loro chiese rupestri e badie di austera bellezza, conservano l’immagine di centri fortificati a presidio di valichi e passi. Avigliano è un paesino rimasto sorprendentemente intatto. Nella piccola frazione di Carpini, sono state rinvenute straordinarie testimonianze dell’antica presenza dell’uomo in questa zona: una serie di pitture rupestri su pareti di arenaria che raffigurano suggestive scene di caccia risalenti all’età neolitica, cioè circa 8000 anni fa. Da un arco in pietra con eleganti modanature, si accede al centro storico: vicoli, fiori, silenzi, qualche palazzotto di impronta medievale. Il principale luogo di culto è la chiesa di S. Maria degli Angeli, con una bella facciata in stile barocco. A pochi chilometri dal paese, l’ottocentesco Santuario della Madonna del Carmine, meta di pellegrinaggi. Altri suggestivi borghi da visitare, sono Muro Lucano, Piperno e Tito, paese noto per gli impianti termali e le acque sulfuree.
La regione a sud-est di Potenza è caratterizzata dalla presenza di diverse aree protette di eccezionale valore ambientale: la Riserva Naturale Pantano di Pignola (poco a sud del capoluogo), quella dell’Abetina di Laurenzana e il Parco Regionale Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane. I tanti paesi della zona, dopo secoli di economia agricolo-pastorale, hanno oggi scoperto la vocazione turistica, grazie alle straordinarie bellezze paesaggistiche e alla valorizzazione di una storia millenaria.

Oppido Lucano Oppido Lucano

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Agriturismo La Cascina
L'azienda risponde a diverse esigenze: immersione nella natura, nell'aria pulita e in spazi aperti, nel contatto con il verde. Allevamento di struzzi, camere e ristorante.

Tel. +39.0971.748121
Sito web: www.lacascinaoppidolucano.it
E-mail: info@lacascinaoppidolucano.it

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