Dell’antica città umbra di Iguvium abbiamo notizia dalle famose Tavole Eugubine, sette lastre di bronzo incise nel II secolo a.C. nella lingua locale, che descrivono i riti e i luoghi sacri. In epoca romana Gubbio crebbe in pianura, ma durante i secoli delle invasioni barbariche gli eugubini ritornarono in alto, lungo le pendici del Monte Ingino, per meglio difendersi. Qui, nel Medioevo, venne costruita una cinta muraria e soprattutto nacque il complesso monumentale del Palazzo dei Consoli. Potente e ricca, alla fine del Trecento la città divenne feudo dei Montefeltro di Urbino. Dopo un periodo di decadenza, nel 1624 Gubbio entrò a far parte, insieme al Ducato di Urbino, dello Stato Pontificio. La città sorge lungo grandi fasce orizzontali alle pendici del Monte Ingino. Presenta uno dei centri storici medievali meglio conservati del mondo. Nella pianura sottostante si trovano i resti della città romana, con la tomba di Pomponio Grecino, prefetto di Iguvium, il teatro Romano, risalente al I sec. d.C. e bellissimi mosaici. Moltissimi i palazzi e le chiese che impreziosiscono il centro storico, come la Chiesa di San Francesco, la Chiesa di Santa Maria dei Laici, la Chiesa di San Giovanni, la Casa di Sant'Ubaldo, il Palazzo del Bargello, la Chiesa di San Domenico, il Palazzo del Capitan del Popolo, la Chiesa di Santa Croce della Foce, il Monastero di Sant'Ambrogio, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Ducale, il Palazzo dei Consoli, il Palazzo Pretorio, il Duomo, la Porta Romana e il Palazzo dei Consoli. Quest’ultimo, imponente costruzione edificata tra il 1332 e il 1349, presenta una facciata squadrata con una piccola torre sulla sinistra. Il portale d’ingresso, preceduto da una scalinata a ventaglio, è un maestoso esempio di gotico ed è ornato da una lunetta che rappresenta la Madonna e i Santi Giovanni Battista e Ubaldo, quest’ultimo patrono della città. Il palazzo è sede del Museo Civico e della Pinacoteca, dalla cui loggia si gode un notevole panorama sulla città e sulla campagna.
Gubbio (foto www.pradu.it)
Ad est di Gubbio, al confine con le Marche, si trova il Parco Regionale del Monte Cucco. Alle zone in quota si può salire partendo dal piccolo paese di Costacciaro e, sotto i versanti battuti dal vento, si sviluppano le decine di chilometri di gallerie e saloni di una delle più imponenti grotte italiane: la Grotta di Monte Cucco. All’interno del parco sono stati tracciati vari sentieri per escursionisti e non mancano le possibilità di sport all’aria aperta per gli amanti della natura. L’area è inoltre ricca di reperti paleontologici, archeologici e speleologici e di antichi insediamenti romani. Il Parco ha sede a Sigillo, piccolo paese di origini romane, come testimoniano i ponti sulla Flaminia e sul torrente Scirca. Da vedere le chiese di Sant’Agostino, nel cuore del paese, e di Sant’Anna, presso il cimitero, con affreschi di Matteo da Gualdo.
A sud del Monte Cucco, si trova l’antica Gualdo Tadino, che, dopo una storia tormentata, fatta di conquiste, distruzioni e migrazioni, nel Duecento sorse nel luogo attuale attorno a una abbazia benedettina. Divenuto Comune, il paese assunse la sua forma nel Medioevo, ma venne profondamente modificato nel corso dei secoli e oggi non conserva che poche tracce della sua storia secolare. L’unica porta antica sopravvissuta è quella di San Benedetto. Importanti monumenti sono: la chiesa di San Donato, la chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, quella si San Francesco (eretta tra il Duecento e il Trecento), il Palazzo Comunale, quello del Podestà, la cattedrale di San Benedetto e la Rocca Flea che ospita il Museo Civico. A pochi chilometri da Gualdo, ecco Nocera Umbra, vicino l confine con le Marche. Il terremoto del 1997 ha provocato ingenti danni al borgo, considerato uno dei meglio conservati della regione. Il complesso lavoro di restauro sta portando alla riapertura di molti palazzi e chiese.
Rocca Flea - Gualdo Tadino (foto www.umbriavacationrentals.co.uk)
Agriturismo Sant'Erasmo
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